Case all'ex Molini Moretti
Il Comune taglia un piano

Le richieste dei residenti di Colognola sono state accolte: l'edificio a sette piani che rientra nell'ambito di trasformazione degli ex Molini Moretti verrà abbassato di un piano. Il provvedimento deliberato ieri dalla Giunta.

Le richieste dei residenti di Colognola sono state accolte: l'edificio a sette piani che rientra nell'ambito di trasformazione degli ex Molini Moretti verrà abbassato di un piano. Un provvedimento deliberato ieri dalla Giunta e presentato dall'assessore all'Urbanistica di Palafrizzoni Andrea Pezzotta.

Le altezze dei nove edifici – in parte realizzati e dove è già stato aperto un supermercato - che si sviluppano nell'area dove un tempo c'era il mangimificio, raggiungono al massimo i sei piani. Restava solo un edificio, uno dei tre che si affacciano su via Rampinelli, che in conseguenza di una diversa distribuzione delle volumetrie attuata in un tempo successivo alla prima progettazione toccava i sette piani.

Sulla base delle richieste del Comitato dei residenti, l'amministrazione comunale ha trovato un accordo con la società che sta realizzando il progetto, abbassando l'edificio a sei piani, altezza originariamente prevista nel 2007, anno in cui era stato presentato il progetto. Nel passaggio tra l'amministrazione Bruni e quella Tentorio, il progetto iniziale era infatti stato modificato, con l'eliminazione di un edificio, compensato dall'aumento di un piano per una palazzina e di un allargamento delle restanti. Una decisione mal digerita dal Comitato di quartiere che ha chiesto un ritorno delle altezze al progetto iniziale.

«È un intervento del 2007 che è in corso di realizzazione e dove è prevista la costruzione di alcune palazzine – spiega l'assessore Pezzotta –. C'era stata un polemica perché nella fase del passaggio dalla vecchia amministrazione all'attuale, pur rimanendo nell'ambito del peso del piano, era stata cancellata una palazzina. Erano quindi aumentate le dimensioni di quelle prospicenti alla via Rampinelli, in particolare ce n'era una che era arrivata a sette piani ed era considerata troppo alta nel contesto di riferimento».

Per riportare l'altezza della palazzina più alta sotto il margine dei sei piani, il Comune ha intrapreso una trattativa con l'operatore privato (la bergamasca Mrm Srl) per arrivare ad un accordo. E per compensare la volumetria che viene a mancare con un piano in meno, il Comune rinuncerà alla metà degli appartamenti che avrebbe ricevuto dal privato.

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