Caso Yara, il Soccorso alpino
«I cani molecolari sono affidabili»

«I cani molecolari sono assolutamente affidabili nella ricerca e soccorso, ma l'interpretazione e la sintesi finale spetta all'uomo». Si sintetizza così la comunicazione inviata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

«I cani molecolari sono assolutamente affidabili nella ricerca e soccorso, ma l'interpretazione e la sintesi finale spetta all'uomo». Si sintetizza così la comunicazione inviata nella giornata di sabato 4 maggio dalla Presidenza nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.


«In relazione ad alcuni alcun servizi televisivi ed articoli della carta stampata recentemente trasmessi e pubblicati sul caso Gambirasio - scrive la Presidenza nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - desideriamo precisare con serena fermezza quanto segue: pur trattandosi di un'attività di ricerca effettuata in scenari non di stretta competenza del Soccorso alpino e speleologico, la direzione nazionale, su specifica richiesta delle autorità, aveva deciso di impegnare le proprie unità cinofile nel caso della scomparsa di Yara Gambirasio, garantendo il massimo impegno e qualità operativa. Proprio i bloodhound, infatti, erano stati prescelti per la specifica e delicata attività in ragione del fatto che in attività istituzionale del CNSAS si fossero registrati - e si registrano tutt'oggi - numerosi casi certificati di ritrovamenti assolutamente complessi».

«Ciò non toglie che, nonostante l'assoluta preparazione dei conduttori e nonostante il rigido e faticoso iter formativo e certificativo ai quali sono sottoposti anche i cani, gli stessi possano sbagliare traccia, quindi l'obiettivo del ritrovamento, per motivazioni tecniche ed ambientali più diverse - continua la comunicazione -. In questo senso, si desidera ricordare come da sempre, è approccio metodologico normalmente in uso al Soccorso alpino ci si affida alle unità cinofile con grande fiducia, ma alla fine nell'attività di ricerca in ambiente ostile e impervio di competenza del CNSAS le compiano gli uomini e … non già il cane, pur importante, spesso fondamentale, per gli aspetti indiziari».

«Ciò premesso, si rimarca come, dovrebbe essere in realtà già ovvio e scontato, la sintesi investigativa non possa essere fatta dai nostri bloodhound o da altre razze appartenenti al CNSAS diversamente impegnate in attività di ricerca, bensì spetti di necessità ad altri soggetti ed autorità - conclude nettamente il comunicato -. Pensiamo, quindi, che il “flop”, come già la pubblica opinione avrà compreso, debba essere diversamente indirizzato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA