Taleggio, ancora a rischio
7.000 metri cubi di terra

Martedì 21 maggio si dovrebbe avere una idea più chiara del tipo di intervento che sarà sostenuto per rimuovere la frana scesa domenica mattina a Peghera di Taleggio e bonificare il versante da cui si è staccata. Il transito continua a essere interdetto.

Martedì 21 maggio si dovrebbe avere una idea più chiara del tipo di intervento che sarà sostenuto per rimuovere la frana scesa domenica mattina a Peghera di Taleggio e bonificare il versante da cui si è staccata. Il transito sulla strada sottostante continuerà a restare interdetto a causa dell'ingente materiale pericolante che si trova a monte.

Lunedì 20 il sopralluogo da parte dei geologi della Provincia, che con l'assessore comunale Fabio Arnoldi sono saliti in sicurezza sul pendio per capire l'entità dello smottamento. Spiega il sindaco Alberto Mazzoleni: «Ci sono ancora 7.000 metri cubi di terra da portar via e uno spuntone roccioso a rischio caduta. Domani (oggi per chi legge, ndr) capiremo meglio come intervenire: si parlava anche della realizzazione di un ponte provvisorio».

Un grosso masso di circa due metri cubi si è staccato lunedì 20 nella zona di Cologna di Gandino, sopra Cirano, lungo la strada che collega il centro abitato con Vedinasco. La zona è a monte delle ultime case. Bloccato il transito sulla strada rurale che sale verso il Ghiaione.

Delle 41 famiglie interessate allo sgombero dei due condomini della Levata di Monte Marenzo, all'indomani della caduta dei due grossi massi, sono 22 quelle che chiedono una sistemazione in albergo o appartamento. Le altre famiglie hanno trovato sistemazione da parenti. 

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