Treviglio, discarica di amianto
«Falda più alta, stop all'iter»

La quota massima di risalita della falda acquifera è stata sottostimata, dunque l'acqua potrebbe spingersi fino al livello dell'eventuale discarica di cemento amianto: è quanto emerge dalle analisi fatte eseguire nelle scorse settimane dal Comune di Treviglio.

La quota massima di risalita della falda acquifera è stata sottostimata, dunque l'acqua potrebbe spingersi fino al livello dell'eventuale discarica di cemento amianto: è quanto emerge dalle analisi fatte eseguire nelle scorse settimane dal Comune di Treviglio nell'area dell'ex cava Vailata di via Palazzo.

Un risultato che ha spinto il sindaco Giuseppe Pezzoni a inviare in Regione un'istanza per l'immediato annullamento del decreto con il quale, lo scorso luglio, il Pirellone aveva espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale per realizzare la discarica di cemento-amianto nell'ex Vailata.

L'istanza potrebbe dunque essere la strada per fermare il progetto di realizzazione della discarica, ostacolata da tutte le forze politiche trevigliesi ma che, appunto, lo scorso luglio aveva ottenuto il via libera della compatibilità ambientale da parte della Direzione generale ambiente, energia e reti della Regione.

Il sindaco Pezzoni chiede ora che la stessa Regione, «in sede di autotutela», provveda a riesaminare il provvedimento e «proceda al suo annullamento», come previsto, in casi del genere, da una legge del 1990.

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