Piazzatorre, seggiovie in vendita
«Potrebbero finire in Romania»

Ultima chiamata per Piazzatorre: o, entro il prossimo 31 luglio, il Comune acquista le seggiovie o il rischio è che vengano vendute, smontate e portate altrove. E per la stazione sciistica dell'alta Valle Brembana probabilmente vorrebbe dire l'addio allo sci.

Ultima chiamata per Piazzatorre: o, entro il prossimo 31 luglio, il Comune acquista le seggiovie o il rischio è che vengano vendute, smontate e portate altrove. E per la stazione sciistica dell'alta Valle Brembana probabilmente vorrebbe dire l'addio allo sci, con tutte le conseguenze sul piano economico.

La situazione: nell'ultima stagione invernale gli impianti di risalita di Piazzatorre sono rimasti fermi. La proprietà delle seggiovie di Torcola Soliva da tempo vuole solo vendere e non affitta. Gli impianti di Torcola Vaga, invece, sono di proprietà della società «Alta Quota» che cinque anni fa si era proposta con un piano di rilancio dell'intera stazione sciistica.

«Alta Quota», dopo alcune stagioni in rosso, ha deciso anch'essa di vendere. Lo scorso anno era pronta comunque a concedere al Comune per sei anni l'affitto, ma a far saltare l'accordo erano poi intervenute problematiche tra l'amministrazione comunale e il proprietario dell'area di partenza degli impianti.

Difficoltà a cui poi si è sovrapposto il pignoramento della seggiovia Gremei 2, a seguito del mancato parziale pagamento di «Alta Quota» dei lavori per lo skiweg. Così, per cercare di scongiurare un'ennesima stagione ferma o, peggio, l'addio agli impianti, la Giunta comunale ha recentemente presentato un documento in cui ribadisce la volontà di acquisto delle seggiovie di Torcola Vaga.

Delibera che, però, dovrà essere approvata dal Consiglio comunale. «La situazione è difficile – dice il sindaco Michele Arioli –. "Alta Quota" si trova in difficoltà economica e vuole vendere, e abbiamo una seggiovia pignorata. Alla proprietà sono già arrivate offerte di acquisto degli impianti, per smontarli e portarli altrove». «Le proposte sono arrivate dalla Valle Seriana e dalla Romania, da quanto ci è stato possibile sapere», aggiunge il consigliere comunale e presidente dell'ufficio turistico Gaetano Bonetti.

«Nel documento che sarà sottoposto al Consiglio - prosegue il sindaco - ribadiamo la volontà da parte del Comune di acquisto. Con la proprietà c'è un accordo per cui l'Amministrazione viene preferita ad altri acquirenti. Ma abbiamo una scadenza: il 31 luglio. Entro questa data dovremo acquistare le seggiovie, diversamente la proprietà si rivolgerà altrove».

L'ok definitivo all'accordo dovrà essere approvato nel prossimo Consiglio comunale. E la questione economica non sembra insuperabile, nonostante le difficoltà di cassa di Piazzatorre. «Il prezzo delle due seggiovie - continua Arioli - si aggira sui 690 mila euro, a esclusione del rifugio Gremei che non potremo acquistare: dal 1° gennaio, infatti, la legge vieta ai Comuni l'acquisto di beni immobili. Come pagheremo? Per metà tramite permuta di terreni, quelli intorno all'ex Colonia genovese, e rateizzando il resto della quota, per circa cinque anni. Avremmo da pagare una rata di circa 50 mila euro l'anno che il Comune dovrebbe riuscire a sostenere». La parola ora al Consiglio comunale.

Giovanni Ghisalberti

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