Equitalia: proroga di sei mesi
per i tributi di 175 Comuni Bg

Sembra ormai la favola di Esopo «Al lupo! al lupo!» la telenovela del rapporto tra Equitalia e i Comuni. Questi ultimi, ormai abituati ai falsi allarmi, a dire il vero non si erano troppo preoccupati all'ennesimo annuncio di scadenza della concessione, fissata per il 30 giugno.

Sembra ormai la favola di Esopo «Al lupo! al lupo!» la telenovela del rapporto tra Equitalia e i Comuni. Questi ultimi, ormai abituati ai falsi allarmi, a dire il vero non si erano troppo preoccupati all'ennesimo annuncio di scadenza della concessione, fissata per il 30 giugno.

E a ragione. Giovedì 30 maggio, infatti, una modifica al decreto legge sui debiti della pubblica amministrazione - che ha ricevuto l'ok della commissione Bilancio al Senato - proroga di altri sei mesi (cioè fino a fine anno) la riscossione coattiva di tutti i tributi da parte di Equitalia per conto dei Comuni che hanno affidato il servizio alla società (51% Agenzia delle entrate e 49% Inps).

L'ennesimo rinvio (il contratto era già scaduto il 1° gennaio scorso), auspicato dalle associazioni dei Comuni, sarà definitivo solo il 7 giugno, termine entro il quale il decreto legge deve essere convertito, pena la sua decadenza. Ma i sindaci non hanno motivo di dubitare che la nuova scadenza entrerà in vigore.

I 175 Comuni bergamaschi che poggiano su Equitalia per la riscossione coattiva dei tributi locali e delle multe (da Bergamo a Treviglio, da Albino a Fuipiano, da Calusco d'Adda a Oneta, solo per citarne alcuni) hanno quindi tempo fino al 31 dicembre per organizzarsi definitivamente. Cioè per indire le gare per assegnare il servizio a ditte esterne.

L'affidamento, invece, può essere diretto, se il soggetto è una cooperativa di tipo B di inserimento lavorativo, come la onlus di Ospitaletto «Fraternità sistemi», a cui si sono già rivolti molti paesi bergamaschi. Altri Comuni, invece, dalla Bassa (come Arzago, Calvenzano e Casirate) alle Valli (come la Valle Imagna), stanno pensando di associarsi, per abbattere i costi.

Certo è che - sempre sospesi tra le varie scadenze - i Comuni si erano fatti cogliere impreparati, e quindi ora possono tirare un sospiro di sollievo. «Il maggior tempo a disposizione - commenta il segretario generale del Comune di Treviglio Antonio Purcaro - ci permette di fare scelte più ponderate per organizzare l'attività di riscossione coattiva, altrimenti avremmo dovuto fare le corse per essere pronti entro il termine precedente.

Ora possiamo muoverci con più calma, valutando le diverse opzioni». Parte da una situazione meno complicata il Comune di Albino, che comunque guarda con favore la proroga. «È una boccata d'ossigeno soprattutto per quei Comuni che hanno affidato a Equitalia la riscossione ordinaria dei tributi, che avrebbero potuto vedere andare in crisi i loro bilanci per la gestione della liquidità.

Non è il caso di Albino, dove Equitalia fa solo riscossione coattiva», spiega l'assessore al Bilancio Roberto Benintendi. Che però mette in guardia da incognite ben più gravi: «Il gettito della prima rata dell'Imu sull'abitazione principale quando e in che parte verrà compensato? Verrà compensato? E la Tares? È un quadro completamente disarticolato, un problema per i conti dei Comuni».

Benedetta Ravizza

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