Sarà un 2 Giugno d'austerity
Il prefetto: «Nessuna cerimonia»

«Non è tanto una questione di spesa, quanto piuttosto di principio». Domenica 2 giugno anche a Bergamo, così come a Milano, non ci sarà alcuna cerimonia ufficiale per il 2 Giugno, Festa della Repubblica. Lo ha deciso il prefetto Camillo Andreana.

«Non è tanto una questione di spesa, quanto piuttosto di principio». Domenica 2 giugno anche a Bergamo, così come a Milano, non ci sarà alcuna cerimonia ufficiale per il 2 Giugno, Festa della Repubblica. Lo ha deciso il prefetto Camillo Andreana, in linea con quanto stabilito dal capo dello Stato.

Quest'anno il 2 Giugno sarà solo ricordato, attraverso la comunicazione alla stampa del discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma non celebrato: le parole d'ordine di quest'anno sembrano infatti essere sobrietà e austerità. Andreana ha così preso la decisione di annullare la celebrazione sia per Bergamo sia per Milano, essendo prefetto in entrambe le città. In realtà a Milano si terrà comunque la breve cerimonia dell'alzabandiera, in piazza del Duomo, ma nient'altro.

«Non è tanto la logica della spesa, quanto piuttosto la logica del manifestare - spiega il rappresentante del governo nella nostra provincia -. Forse qualcuno potrebbe immaginare particolari spese per organizzare e direi che l'idea di sobrietà che vuol dare il Presidente sta nel modo in cui si crea il panorama di partecipazione all'evento».

Tra l'altro da alcuni anni il prefetto Andeana aveva scelto di rendere itinerante la Festa della Repubblica, celebrandola ogni anno in un diverso comune della Bergamasca. Una decisione inizialmente ostacolata, ma in seguito apprezzata dai sindaci e dalla popolazione. «Molti sindaci della provincia si sono candidati per occuparsi delle celebrazioni del 2 Giugno», sottolinea Andreana. Nel contempo le associazioni d'arma hanno deciso - e lo hanno annunciato venerdì 31 maggio - di voler comunque tenere una cerimonia, anche se non ufficiale, per la Festa della Repubblica.

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