Vernazza, si sente male e si siede
Precipita dalla scogliera e muore

Escursioni, gite e camminate erano la sua passione. Ma sabato, dopo aver percorso con un gruppo di amici un sentiero alle Cinque Terre, in Liguria, si è sentita male ed è caduta sugli scogli. È morta così Anna Gandolfi, 72 anni: abitava Malpensata.

Escursioni, gite e camminate erano la sua passione. Ma sabato, dopo aver percorso con un gruppo di amici un sentiero alle Cinque Terre, in Liguria, si è sentita male ed è caduta sugli scogli. È morta così Anna Gandolfi, 72 anni (ne avrebbe compiuti 73 lunedì). Abitava in via San Giovanni Bosco, quartiere Malpensata.

La disgrazia sabato poco prima delle 14 a Vernazza, il secondo dei paesi che costituiscono le Cinque Terre, incastonato in una baia tra i Comuni di Monterosso al Mare e Riomaggiore. Anna Gandolfi, in compagnia di un'amica, faceva parte di una comitiva di bergamaschi, partita in pullman ieri mattina presto da Curno alla volta della Liguria. Il gruppo di turisti, raggiunta la rinomata località marittima, aveva deciso di percorrere a piedi il sentiero numero 2, più noto come Sentiero Azzurro, da Monterosso a Vernazza, uno dei più apprezzati percorsi pedonali della zona, sia perché non presenta particolari difficoltà, sia per gli scorci panoramici che regala alle migliaia di camminatori che lo percorrono in ogni stagione dell'anno.

Sembra che Anna Gandolfi avesse accusato i primi dolori al petto lungo il tragitto a piedi. Il capogruppo le si era avvicinato per chiederle se fosse in grado di proseguire e lei aveva risposto affermativamente. La comitiva ha raggiunto Vernazza e si è fermata a riposare in un porticciolo. La settantaduenne bergamasca si è seduta su un muretto, quando all'improvviso è stata colta da malore, cadendo all'indietro e precipitando per qualche metro sugli scogli, sotto gli occhi dell'amica e degli altri membri della comitiva, che hanno dato subito l'allarme. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118, la pubblica assistenza, i vigili del fuoco. Le operazioni di recupero sono state abbastanza impegnative. Il medico è stato accompagnato al porticciolo via mare, per accelerare i tempi, con un'imbarcazione della Capitaneria di porto di La Spezia. Per quaranta minuti i soccorritori hanno cercato di rianimare la paziente, ma non c'è stato nulla da fare. Sul luogo della disgrazia è intervenuto anche un medico legale. L'ipotesi prevalente è che a provocare il decesso di Anna Gandolfi sia stato il malore, forse un infarto, piuttosto che la caduta.

Sul corpo, infatti, non sarebbero state trovate lesioni tali da essere considerate mortali. La salma è stata portata all'obitorio di La Spezia. La polizia municipale di Vernazza ha avvisato il magistrato di turno, che ha già concesso il nulla osta alla restituzione del corpo ai familiari, non ritenendo necessaria l'autopsia. Anna Gandolfi abitava nelle case popolari di via San Giovanni Bosco, alla Malpensata. Vedova da alcuni anni, con il marito Eliseo Teoldi aveva condiviso la passione per la montagna e per le camminate. La coppia, per qualche tempo, aveva avuto in gestione il rifugio Longo, in Val Brembana, e faceva parte dell'Uoei (Unione operaia escursionisti italiani) di Bergamo. Anna Gandolfi era tuttora un membro del direttivo dell'associazione. Era conosciuta anche in parrocchia alla Malpensata, dove si impegnava come volontaria all'oratorio. Lascia due figlie, che ieri in serata sono partite per la Liguria, avvisate di quanto successo. La data dei funerali non è stata ancora stabilita.

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