Tentorio sindaco bis?
Carnevali miglior sfidante

A Franco Tentorio restano ancora 12 mesi per amministrare la città. Un anno che si preannuncia intenso e per alcuni versi una corsa contro il tempo, viste le questioni da risolvere prima delle prossime elezioni, a maggio 2014.

A Franco Tentorio restano ancora 12 mesi per amministrare la città. Un anno che si preannuncia intenso e per alcuni versi una corsa contro il tempo, viste le questioni da risolvere prima delle prossime elezioni, a maggio 2014.

Il sindaco martedì sera ha parlato delle questioni aperte della città a Bergamo Tv nella trasmissione condotta da Massimo Sonzogni «Bergamo in diretta». Tra i temi forti l'aeroporto e il suo sviluppo. Tentorio parla di una situazione arrivata ormai a saturazione: «Non crediamo in uno sviluppo illimitato dell'aeroporto, oggi si tratta di mettere in atto azioni affinché la sofferenza dei residenti venga contenuta – afferma il sindaco –. C'è grande difficoltà nel trovare un equilibrio tra l'aeroporto, la prima impresa bergamasca con il 7,1% di Pil, e il disagio vissuto da alcuni Comuni della provincia e da quartieri di Bergamo come Colognola».

Lo stadio non sembra essere invece tra le priorità e la proposta lanciata dal consigliere Franco Baraldi di vendere la struttura di proprietà comunale viene eclissata dal sindaco: «Grazie alla collaborazione con l'Atalanta abbiamo lo stadio in sicurezza e una Ztl che funziona. Se venissero avanzate proposte le ascolteremo, con la cautela di chi è stato scottato dalla questione Parco dello Sport. E poi ci sono ancora due anni di contratto con l'Albino Leffe, noi i patti li rispettiamo».

Sulle opere pubbliche il discorso è chiaro: soldi per realizzarne di nuove – oltre all'Accademia Carrara, la stazione e il restauro della biblioteca Maj – non ci sono, spiega il sindaco. Qualche spiraglio per il sottopasso di Boccaleone: «Forse l'opera può avere un suo percorso autonomo, realizzata da privati come adempimento contrattuale in un accordo di programma».

Tentorio affronta anche il tema del Teatro Donizetti, il cui destino, come quello della risalita per Città Alta, è legato a doppio filo al patto di stabilità. «Se ci liberano i 100 milioni di euro che abbiamo a Roma il Donizetti può esserne parte – dice Tentorio –. Trovare i soldi per il restauro è un'impresa ardua, ci vuole un miracolo». Punzecchiato sulla candidatura bis alle prossime amministrative, Tentorio si pone come termine dicembre 2013. «È una decisione che va condivisa con i partiti – dice –. Fare il sindaco è bello e gratificante ma è una scelta impegnativa a livello personale». E parlando dei possibili avversari, dovendo scegliere tra i rappresentanti del Pd Elena Carnevali, Sergio Gandi e Giorgio Gori non esita: «L'onorevole Carnevali ha una capacità sul territorio superiore agli altri due».

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