Simone Moro: «Il mio sogno?
Scalare un 8.000 in inverno»

Simone Moro è un sognatore, scortato dal coraggio e dalla determinazione. Ospite a Bergamo Immagine ha detto che il suo sogno ora sono gli 8.000 in inverno e ha raccontato come è riuscito a trasformare in realtà i suoi «sogni dell'aria».

Simone Moro è un sognatore, scortato dal coraggio e dalla determinazione che permette di realizzarli, perché «non ci si può fermare alla fase contemplativa del sogno. Non sono un superman, non sono uno che è stato favorito; non sono ricco, ma ho sempre lavorato duramente e a lungo per dar vita ai miei progetti».

Questo il messaggio che l'alpinista bergamasco ha consegnato a quanti lo hanno ascoltato venerdì sera nell'ambito della rassegna di eventi «Bergamo Immagine», promossa da Orobie, in programma fino a domenica. Moro, intervistato da Pino Capellini ed Emanuele Falchetti, rispettivamente direttore e caporedattore di Orobie, ha detto che il suo sogno ora sono gli 8.000 in inverno e ha raccontato come è riuscito a trasformare in realtà i suoi «sogni dell'aria».

L'esperienza nasce dall'idea di organizzare il soccorso alpino in elicottero in Himalaya: «Dopo tanti anni che frequentavo il Nepal ho pensato che potevo fare qualcosa per chi ci vive, sapendo che a scuola le lezioni iniziano alle dieci perché i bambini devono camminare anche due ore per raggiungere la scuola e se succede qualcosa per strada nessuno li soccorre».

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