Garante, nel 2012
oltre 460 provvedimenti

Oltre 460 provvedimenti collegiali adottati; 4.183 risposte a quesiti, reclami e segnalazioni (su telefonia, credito, centrali rischi, videosorveglianza, rapporti di lavoro, giornalismo); 233 decisioni su ricorsi (specie in materia di banche e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, compagnie di assicurazione, operatori telefonici e telematici); 23 pareri al Governo; 395 ispezioni; 578 violazioni amministrative contestate (in aumento rispetto alle 358 dell'anno precedente); circa 3 milioni 800 mila euro di sanzioni irrogate; 56 violazioni segnalate all'autorità giudiziaria.

Queste, in sintesi, le cifre dell'attività svolta dal Garante per la privacy nel 2012. In aumento l'attività di relazione con il pubblico: rispetto all'anno precedente si è dato riscontro a circa 35.000 quesiti.

Tra i principali campi di intervento, l'Autorità cita la trasparenza della P.A. online e le garanzie da assicurare ai cittadini; il fisco e la tutela delle riservatezza dei contribuenti; i social network e i problemi posti dal cyberbullismo; gli smartphone, i tablet e i sistemi di cloud computing; la tutela dei minori nel mondo dell'informazione; il telemarketing invasivo; i diritti dei consumatori; il rapporto di lavoro; le semplificazioni per le imprese; la sanità elettronica; il mondo della scuola; la propaganda elettorale; le intercettazioni; i dati di traffico telefonico e telematico; l'uso dei dati biometrici; la ricerca medico-scientifica.

Particolarmente importante il lavoro relativo al mondo della Rete: il Garante ricorda di aver adottato Linee guida per il corretto trattamento dei dati per blog, forum, social network e siti web che si occupano di salute; aperto un procedimento nei confronti di Google per la gestione opaca relativa alle nuove regole privacy adottate; avviato e concluso una consultazione per regolare l'uso dei cookie da parte dei siti visitati dagli utenti. Intensa anche l'attività a livello internazionale, a partire da quella svolta nel Gruppo delle Autorità per la privacy europee (Gruppo Articolo 29).

I Garanti europei si sono occupati, in particolare, del nuovo Regolamento in materia di protezione dati che sostituirà la Direttiva del 1995 e della Direttiva che dovrà disciplinare il trattamento di dati per finalità di giustizia e di polizia.

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