Mercoledì 12 Giugno 2013
Donna ferita e dati rubati
Procacciatore condannato

«È sicura?» aveva insistito lui. Al che la donna, indispettita e sospettosa, s'era recata all'ospedale di Alzano a presentare una segnalazione per violazione della privacy.
S'era così messo in moto il meccanismo che martedì ha portato alla condanna di un procacciatore d'affari che all'epoca lavorava per un'agenzia di assistenza infortunistica per i sinistri stradali in via Pascoli a Bergamo, in pratica quelle che - in cambio di una percentuale - si preoccupano di riscuotere gli indennizzi assicurativi per conto delle vittime.
F. N., 45 anni, di Gandino, in abbreviato, davanti al gup Bianca Maria Bianchi, ha rimediato due mesi e 20 giorni con pena sospesa per rivelazione di notizie d'ufficio che dovevano rimanere segrete. L'uomo avrebbe agito in concorso con qualche pubblico ufficiale mai identificato.
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r.clemente
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