Mercoledì 12 Giugno 2013
Un ticket per la Val d'Astino?
Consensi alla provocazione

Tu sei d'accordo?
E sarà anche una provocazione, ma dalla platea arriva prima un «giusto» da parte di Friedel Elzi, presidente della società Val d'Astino cui è stato affidato il recupero dell'ex monastero, mentre in seconda battuta anche l'assessore all'Urbanistica Andrea Pezzotta si lascia andare a un eloquente «ha ragione».
Perché di fatto, il problema per il progetto legato a doppio filo all'Expo 2015, è sempre lo stesso: i soldi. E se la buona notizia - ribadita proprio ieri sera durante l'incontro organizzato dall'Ateneo di scienze, lettere e arti assieme allo stesso Fai e all'orto botanico Lorenzo Rota nell'ambito della rassegna Bergamo futuro – è che una parte dell'avanzo del bilancio 2012 del Comune di Bergamo, circa 150-200 mila euro, sarà destinato alla comunicazione dei progetti legati all'esposizione universale e alle iniziative turistico-ricettive, il panorama resta quello delineato dallo stesso Elzi: «Dobbiamo giocoforza andare avanti per piccoli passi, con l'accortezza del buon padre di famiglia. Quando dalla Misericordia maggiore arrivano i fondi, noi procediamo con un ulteriore lotto. Entro il 2015 in ogni caso sarà completata la parte esterna».
Solo questione di soldi? «Assolutamente no – dice senza mezzi termini Maria Mencaroni Zoppetti, presidente dell'Ateneo durante l'introduzione della serata che si è svolta nell'ex sala consigliare - senza idee le risorse finanziare non servono a nulla. Noi battiamo il chiodo da oltre un anno su certe questioni senza però ottenere risposte soddisfacenti». Della serie: chi si va carico di coordinare i vari progetti in vista dell'Expo? Quando si investirà in una seria campagna informativa? E cosa bolle in pentola oltre ad Astino?
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m.sanfilippo
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