«Impermealizzazione adeguata»
Trincea, i progettisti replicano

Un chiarimento sulla vicenda «trincea» arriva dai progettisti e la direzione lavori del nuovo ospedale di Bergamo che interviene sulla questione con un comunicato stampa dettagliato.

Primo punto toccato la regimazione delle acque: «Come da accordo di programma sottoscritto il 7 aprile 2000 tra il Ministero della Sanità, la Regione Lombardia, i Riuniti di Bergamo, il Comune di Bergamo e la Provincia di Bergamo, gli interventi connessi alle opere di risanamento e adeguamento del sistema idrografico superficiale, esterne all'area ospedaliera, sono stati efficacemente realizzati dal Comune di Bergamo con oneri a suo carico, garantendo la protezione dell'edificio dalle acque superficiali - scrivono i progettisti e la direzione lavori -. I lavori di cui sopra sono stati ultimati prima dell'apertura del nuovo ospedale».

Sulle indagini geologiche, invece, i progettisti sottolineano che «effettuarono uno studio geologico, idrogeologico e geotecnico completo e dettagliato, con numerose prove in campo di tutti i tipi. Lo studio non è mai stato oggetto di osservazioni e/o contestazioni, sia in fase di validazione che di approvazione del progetto. Facciamo notare che nella Commissione di Validazione, nominata dall'Azienda Ospedaliera, erano presenti illustri esperti in materia provenienti da autorevoli Università italiane, che, compiuti gli accertamenti di loro competenza, hanno validato le scelte tecniche del progetto».

Altro aspetto le fondazioni e strutture: «Il terreno è stato consolidato con circa 30.000 colonne di ghiaia che hanno adeguato la sua capacità portante all'opera da realizzare. Tale scelta progettuale è stata prima ampiamente indagata ed analizzata in fase di progetto e poi, durante la realizzazione delle opere, è stata confermata tramite specifiche prove in campo ordinate dal collaudatore statico in corso d'opera Antonio Migliacci, professore emerito del Dipartimento Strutture del Politecnico di Milano. Le prove in campo, allegate al certificato di collaudo statico, hanno completamente confermato le previsioni progettuali. Quanto da alcuni asserito, ovvero che le colonne di ghiaia hanno interrotto il “tappo” impermeabile, è del tutto pretestuoso, in quanto il livello della falda assunta a progetto è indipendente dal collegamento tra i due acquiferi presenti, uno superficiale ed uno più profondo

«Facciamo presente infine che le opere strutturali sono terminate nel marzo 2008 e collaudate nel luglio 2010, non manifestandosi alcuna problematica» - continuano i progettisti, che evidenziano ancora: «Le strutture di fondazione e i muri interrati del nuovo ospedale di Bergamo sono state progettate e successivamente realizzate tenendo conto della presenza di acqua, in un terreno preventivamente trattato e consolidato. Sulle strutture, sia orizzontali che verticali, è stata prevista una efficiente impermeabilizzazione adeguata a proteggere le strutture stesse rispetto alla situazione idrogeologica al contorno. L'impermeabilizzazione prevista è perfettamente in grado di evitare qualsiasi fenomeno di infiltrazione d'acqua ed è idonea a garantire la perfetta tenuta all'acqua delle strutture interrate. I materiali utilizzati sono stati verificati, certificati, provati e garantiti. Il problema delle infiltrazioni, manifestatosi nel passato, è dovuto esclusivamente alla non corretta esecuzione dell'impermeabilizzazione da parte dell'appaltatore in alcuni limitati punti. Le medesime guaine sono state successivamente utilizzate, con esito positivo, sia per impermeabilizzare le vasche interrate di raccolta delle acque realizzate dal Comune di Bergamo nelle aree adiacenti, sia per impermeabilizzare il parcheggio multipiano realizzato dalla Provincia di Bergamo, sia per impermeabilizzare la nuova Chiesa del nuovo ospedale realizzata dalla Diocesi di Bergamo. Le tecniche utilizzate sono pertanto idonee alle caratteristiche del terreno. Pertanto il nuovo ospedale di Bergamo è perfettamente sicuro ed idoneo alla sua funzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA