Casa Suardi per Bergamo 2019
A luglio apre l'Ambasciata

L'Ambasciata culturale europea che sarà ospitata a Casa Suardi in Città Alta e avrà tra in suoi compiti la promozione di «Bergamo candidata a Capitale europea della Cultura 2019» aprirà i battenti a luglio.

L'Ambasciata culturale europea che sarà ospitata a Casa Suardi in Città Alta e avrà tra in suoi compiti la promozione di «Bergamo candidata a Capitale europea della Cultura 2019» aprirà i battenti a luglio. Lo hanno annunciato Claudia Sartirani, assessore alla Cultura del Comune (che insieme a Provincia e Camera di Commercio ha impegnato nel progetto 200 mila euro, per un totale di 600 mila euro per il 2013) e Luigi Ceccarelli, responsabile dell'Ambasciata, in occasione della presentazione del progetto «Bergamo oltre le Mura in un'Europa senza mura» in quarta commissione consiliare.

«Già da luglio lo spazio sarà aperto, non ha senso aspettare la lista delle cinque città finaliste - sottolinea Ceccarelli -. Si deve fare in modo che questa Ambasciata viva anche oltre la candidatura, senza sprechi, deve essere un'opportunità che resta alla città». Casa Suardi non sarà l'unica sede dell'Ambasciata: «Stiamo pensando ad altre sedi satelliti, l'Urban center, il Kilometro Rosso e I-lab ? annuncia l'assessore Sartirani ?. Nella macchina organizzativa del Comitato si sta facendo un grande lavoro, adesso bisogna fare in modo che il lavoro fatto arrivi alla città, perché la collaborazione dei cittadini è fondamentale». Ma le minoranze non risparmiano qualche critica. «Mi è piaciuta molto l'idea di Casa Suardi, anche perché abbiamo portato avanti una battaglia politica per salvare il palazzo - commenta Nadia Ghisalberti del Patto Civico -. Però mi sembra una cosa "finta", il rischio è che diventi solo una vetrina». «Non si tratta di costruire qualcosa di nuovo, ma portare energie con un relativo spreco di risorse - replica Ceccarelli -. L'obiettivo è creare uno spazio dove architetti, scienziati, artisti lavoreranno con i giovani, uno strumento di start up. Non vogliamo una cattedrale nel deserto».

Federica Olivares, che lavora al dossier da presentare in Europa entro il 20 settembre, ha illustrato la tabella di marcia che dovrà essere rispettata con disciplina. «Abbiamo promesso di presentare il migliore dei dossier possibili in questa fase - spiega -. I tempi che abbiamo davanti sono molto stretti, stiamo facendo tutto il possibile, con modalità e tempi che non ci tradiscano all'esame a settembre. In sei mesi il team dovrà fare il lavoro che altre città hanno fatto in due anni». Il primo appuntamento è fissato per lunedì, con la nuova versione del sito «Bergamo capitale candidata europea della cultura». Il secondo è l'insediamento del Comitato scientifico (presieduto da Silvio Garattini) che è stato invitato ad incontrare il team di lavoro nei primi giorni di luglio. Il 10 luglio ci sarà un incontro con la Regione. È in questa occasione che l'assessore Sartirani si è impegnata ad «interpellare la Regione in termini di risorse ed energie per la candidatura, sicuramente penalizza il fatto si siano candidate due città lombarde».

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