Rinnovamento nella tradizione
Ecco come cambierà il Donizetti

Nessuna rottura. Eccolo il Donizetti del futuro. Un volto moderno, ma in linea con la sua storia. Una nuova fisionomia - frutto soprattutto di aggiunte sul fronte di piazza Cavour e del restilyng della torre scenica -, che non tradisce però il risultato delle stratificazioni ottocentesche e novecentesche.

Nessuna rottura. Eccolo il Donizetti del futuro. Un volto moderno, ma in linea con la sua storia. Una nuova fisionomia - frutto soprattutto di aggiunte sul fronte di piazza Cavour e del restilyng della torre scenica -, che non tradisce però il risultato delle stratificazioni ottocentesche e novecentesche.

Osservando i rendering su cui la Sovrintendenza si è già espressa favorevolmente è questa l'impressione che se ne ricava: qualcosa di inedito, ma al tempo stesso equilibrato.

Dal punto di vista più strettamente architettonico, i cardini del progetto sono tre. La torre scenica non più cubica, ma a capanna e rivestita con materiali lapidei che, oltre a isolarla e a garantire un notevole risparmio energetico, si rapportano in maniera moderna ma senza fratture con gli intonaci della facciata; il lato occidentale secondo dove i nuovi volumi destinati ai camerini e a un bar aperto a tutti contribuiranno a riqualificare anche la piazza su cui si affacceranno; l'intervento, sul fronte opposto, sfruttando meglio la terrazza. L'idea è di chiuderla con alcune vetrate e di attrezzarla affinché possa essere utilizzata per catering e ricevimenti.

Nella porzione affacciata sul laghetto dei cigni, al piano superiore troverà posto la sala prova del coro e l'auditorium che verrà adibito ai concerti da camera. Gli uffici saranno, invece, concentrati tutti a fianco dell'attuale foyer.

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