«Bottelón», sarà il 29 giugno
La location si vota via Facebook

Quelli del «Bottelón bergamasco» ci riprovano, il prossimo 29 giugno. Gli organizzatori hanno annunciato la data su Facebook. E sempre su Facebook definiranno entro sabato la location.

Quelli del «Bottelón bergamasco» ci riprovano, il prossimo 29 giugno. Gli organizzatori dell'evento importato dalla Spagna, che prevede drink fai da te – per la maggior parte alcolici – da bere in compagnia in un luogo simbolo della città – con relative e prevedibili degenerazioni –, hanno annunciato la data su Facebook. Lo scorso anno ci avevano provato al piazzale della Fara, ma alla fine, col meteo sfavorevole e il pugno duro sui controlli preannunciato dal prefetto Camillo Andreana, si erano presentati in pochissimi. Giusto un gruppetto che per la pioggia si era trasferito sotto i portici della biblioteca Mai.

Ma se la data è certa, sulla location c'è ancora indecisione. A differenza delle passate edizioni (col 2013 siamo alla 5ª) non saranno gli organizzatori, bensì i partecipanti a decidere con metodo democratico dove si svolgerà il Bottelón in versione orobica. In queste ore – e fino a sabato prossimo – è in corso un sondaggio on line sulla pagina Facebook dedicata all'iniziativa. Le votazioni ad oggi vedono un testa a testa tra lo Skate park di Alzano Lombardo (lungo la pista ciclabile) e il piazzale della Fara in Città Alta. Seguono l'Oasi del Serio a Seriate, il parco della Trucca e il piazzale della Celadina. A preoccupare le istituzioni, le possibili degenerazioni della festa.

Il «Bottelón» consiste in un incontro spontaneo di giovani, dove poter consumare alcol e cibo, suonare musica e ballare in un luogo pubblico, senza dover pagare per la somministrazione. Il rischio è che la festa sia solo un pretesto per esagerare con ubriacature e conseguenti risse e disordini, anche se gli organizzatori – che restano nell'anonimato – invitano i partecipanti ad usare il «buonsenso» e a non «infrangere nessuna legge, norma o ordinanza comunale».

L'iniziativa nasce «per dare voce a tutti i giovani e non che vogliono una città più viva – si legge on line –, in cui festa non voglia dire solo sballo, casino e lamentele, ma una città in cui i giovani si possano trovare e festeggiare senza sentire la pressione di una mentalità bigotta». La questura annuncia di essere pronta a tutti i controlli del caso: «Non credo che ci siano autorizzazioni in materia – commenta il questore Dino Finolli –. Faremo comunque servizi di controllo perché gente ubriaca in città non la vogliamo. Se poi i partecipanti si muovono in auto o con mezzi di locomozione, la normativa vigente non permette stato di ebbrezza alla guida».

Anche se la location è ancora incerta, Palazzo Frizzoni si porta avanti. A Bergamo, il «Bottelón» non sarà il benvenuto: «L'iniziativa desta preoccupazione per come viene annunciata – commenta Massimo Bandera, assessore alla Sicurezza del Comune –. Ci auguriamo che non venga realizzata in città in un contesto urbano e storico, nel caso contrario, chiederemo che venga attivato, come già in passato, un tavolo istituzionale con la prefettura e la questura. In ogni caso metteremo a disposizione le nostre risorse per contrastare in maniera decisa tutte le illegalità».

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