Tagliuno-Villongo, promesse e code
Ci sono nove semafori in 7 chilometri

È la strada dei semafori: è l'asse della produttiva Val Calepio che porta verso il turistico Basso Sebino, l'ultimo tratto della preistorica provinciale 91.  Tutti in coda. È una strada implacabile ed è l'ultimo grosso nodo della viabilità provinciale.

È la strada dei semafori: è l'asse della produttiva Val Calepio che porta verso il turistico Basso Sebino, l'ultimo tratto della preistorica provinciale 91.  Tutti in coda. È una strada implacabile ed è l'ultimo grosso nodo della viabilità provinciale che – insieme a quello di Cisano al confine opposto della Bergamasca – non è ancora stato risolto.

Per la Val Calepio sulla carta c'è il progetto preliminare del terzo lotto per la variante che arriva dall'asse interurbano a Costa di Mezzate e che ha risolto i problemi dei paesi fino a Grumello, ma i soldi per quest'ultimo sforzo arriveranno mai in Provincia?

Nel mentre, generazioni di amministratori locali di soluzioni al problema ne hanno messe sul tavolo un'infinità. Sul campo, di contro, poco o niente. E per fortuna, perché se qualcosa negli ultimi anni è arrivato sono altri semafori, così, per arricchire il percorso a ostacoli ma in nome della sicurezza.

Per ora resta invece solo la strada dei semafori, ben 9 in sette chilometri, e delle code. Leggi tutto su L'Eco di Bergamo del 24 giugno

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