Area Ex Riuniti, la proposta:
trasferiamo lì tutti gli uffici pubblici

Raggruppare gli uffici pubblici disseminati per la città, dall'Inps al catasto, al vecchio ospedale. È questa l'idea lanciata da Tullio Cicerone, segretario provinciale Uil, per dare una seconda vita agli edifici di Largo Barozzi.

Raggruppare gli uffici pubblici disseminati per la città, dall'Inps al catasto, al vecchio ospedale. È questa l'idea lanciata da Tullio Cicerone, segretario provinciale Uil, per dare una seconda vita agli edifici di Largo Barozzi, il cui destino è appeso al filo della Cassa Depositi e Prestiti.

Le due aste per la vendita degli spazi del vecchio ospedale sono andate deserte e al momento Infrastrutture lombarde (società di Regione Lombardia) sta interloquendo con la società dello Stato per individuare acquirenti interessati ad investire sull'area (circa 130 mila metri quadri edificabili) 76 milioni di euro (è questa la cifra dell'ultima asta).

Ma visti i chiari di luna segnati dalla crisi e i due flop accumulati per la vendita dell'area, il segretario provinciale propone una terza via: creare una cittadella degli uffici con il meccanismo della permuta.

Come e perché è nata l'idea di spostare gli uffici pubblici ai vecchi Riuniti?
«È un modo per offrire modelli diversi attorno a cui ragionare per portare vantaggi all'Ospedale, a Regione Lombardia con un ritorno reale per il territorio. Già negli anni Novanta si parlava dell'esigenza di un nuovo ospedale e si era cominciato a riflettere su come riempire gli spazi lasciati dalla vecchia struttura. Oggi, vista la difficoltà nel vendere, rilanciamo l'idea di spostare a largo Barozzi tutti gli uffici pubblici della città».

Quali uffici sposterebbe al vecchio ospedale?
«Si potrebbero spostare tutti gli uffici pubblici, da quelli del Comune, a quelli della Provincia, fino all'Inps, all'Inail e, perché no, anche i sindacati. Si potrebbe spostare il catasto ma anche il Tribunale. Si potrebbe portare anche qualche pezzo di scuola, come il liceo artistico. Le sedi istituzionali, come ad esempio Palazzo Frizzoni, ovviamente no».

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