Caso Moro, la commissione:
c'erano lacune nella delibera

C'erano lacune nella delibera che il consiglio comunale di Bergamo ha votato, approvando il pagamento di 800 mila euro per il recupero di Sant'Agostino. La commissione trasparenza condanna, anche se non apertamente, l'ex assessore Marcello Moro.

C'erano lacune nella delibera che il consiglio comunale di Bergamo ha votato, approvando il pagamento di 800 mila euro per il recupero di Sant'Agostino. La commissione trasparenza condanna, anche se non apertamente, l'ex assessore Marcello Moro.

Nel documento conclusivo della procedura - avviata per stabilire se l'iter delle pratiche che hanno portato il Consiglio di Palazzo Frizzoni a dare il via libera al pagamento alla Baldassini e Tognozzi tutto fosse stato rispettato - si legge tra l'altro: «Non è intendimento assolvere o condannare alcuno, né gli uffici comunali o i consiglieri. È un fatto tuttavia che i consiglieri, allorché hanno votato la delibera, non sono stati messi in condizione di avere una informazione completa e dettagliata della situazione effettiva, né una valutazione specifica sulla effettiva convenienza della transazione».

Il sospetto della Magistratura è che l'imprenditore Pierluca Locatelli abbia dato 50 mila euro all'allora assessore Moro per sbloccare quel pagamento alla Baldassini e Tognozzi. L'obiettivo di Locatelli sarebbe stato, per l'autorità giudiziaria, di far liquidare la Baldassini per poter a sua volta incassare un credito valtato dalla stessa azienda.

Nella proposta di delibera - ha spiegto la commissione trasparenza - si faceva riferimento solo a una delle perizie dhe erano state disposte dal Tribunale, la più alta. Una delle perizie (quella poi votata dal Consiglio) indicava un valore fra i 900 mila e il milione e 100 mila euro. Votare un pagamento di 800 mila euro era sembrato probabilmente conveniente. Ma la seconda perizia indicava il valore fra i 500 e i 600 mila euro.

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