Università, Bergamo al top
Ora però servono più fondi

Il primo rapporto sulla ricerca universitaria italiana messo a punto dall'Anvur premia gli atenei del Nord e riconosce a Bergamo un ruolo di tutto rispetto. Sotto la lente degli esperti del Miur aree scientifiche e dipartimenti di 95 atenei del nostro Paese.

Il primo rapporto sulla ricerca universitaria italiana messo a punto dall'Anvur (Agenzia di valutazione del sistema universitario e della ricerca) premia gli atenei del Nord e riconosce a Bergamo un ruolo di tutto rispetto.
Sotto la lente degli esperti del Miur aree scientifiche e dipartimenti di 95 atenei del nostro Paese.

L'Università di Bergamo si mette in luce grazie a Lingue e letterature straniere (quarto posto su 71 atenei considerati), Lettere e filosofia (nono posto su 48) e Ingegneria civile (ottava su 36 atenei). Le aree matematiche, pur non avendo la nostra università un dipartimento deputato, si piazzano al terzo posto su 43 atenei. Per pubblicazioni scientifiche prodotte e capacità di attrarre fondi risultano sopra la media nazionale Ingegneria, Lingue, Lettere e Filosofia. Nella media Economia. Sotto la media, invece, Giurisprudenza e Scienze umane e sociali, gli ultimi nati tra i dipartimenti dell'ateneo orobico.

Una parte dei finanziamenti statali destinati alla ricerca sarà distribuita anche in base alle graduatorie stilate nel rapporto. Contributi mai come ora necessari. Dal rettorato, fatti due conti, fanno sapere che il peso totale dell'Università di Bergamo è pari allo 0,55% dei prodotti attesi contro lo 0,50% dei finanziamenti statali, il che significa che il nostro ateneo dovrebbe ricevere dallo Stato 3 milioni e mezzo di fondi l'anno in più per la ricerca.

Leggi di più su L'Eco in edicola mercoledì 17 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA