Parking: la convenzione sparita
«Intanto i cittadini strapagano»

La convenzione sulla quale si basa il funzionamento e la tariffazione dei parcheggi del nuovo ospedale «non esisterebbe agli atti» del Comune e della Provincia. Lo denunciano insieme tutte le associazioni dei consumatori. Intanto i cittadini sono sempre più tartassati.

La convenzione sulla quale si basa il funzionamento e la tariffazione dei parcheggi del nuovo ospedale «non esisterebbe agli atti» del Comune e della Provincia. Lo denunciano insieme tutte le associazioni dei consumatori che ne hanno fatto richiesta ai due enti locali.

Intanto - scrivono Adiconsum, Federconsumatori e Adoc - i cittadini sono sempre più tartassati «da tariffe applicate in nome di una fantomatica convenzione».

I digagi - dicono Eddy Locati, Umberto Dolci e Maurizio Regazzoni - continuano, i costi restano eccessivi e le istituzioni non intervengono.

LA LETTERA-DENUNCIA
«Sono passati più di sei mesi dall'apertura del  nuovo ospedale “Beato Giovanni XXIII “ e non diminuiscono i disagi  subìti dai cittadini che, per accedere ai servizi sanitari forniti dalla nuova struttura, sono costretti a servirsi dell'unico posto esistente nelle vicinanze dove è permesso parcheggiare l'automezzo privato e pertanto devono  soggiacere alle richieste (economiche / normative) dei gestori della struttura.

Su questa vicenda Federconsumatori, Adiconsum e Adoc , sollecitate  da innumerevoli segnalazioni  di persone tartassate da tariffe applicate in nome di una fantomatica convenzione, hanno svolto una ricerca sui documenti in base ai quali si è costruito l'ospedale, con annessi parcheggi in soprasuolo e in sottosuolo comprensivi  della conseguente gestione, “scoprendo”, fra l'altro,  che esisterebbe l'impegno assunto da Provincia e da Azienda Ospedaliera di intervenire sul  Comune di Bergamo per porre limiti e condizioni al sistema della mobilità e della sosta nell'area cittadina interessata dalla struttura ospedaliera.

Questo impegno si sarebbe tradotto in apposita convenzione tra Azienda Ospedaliera, Provincia e Comune di Bergamo definita come allegato “M“ del disciplinare sui parcheggi che dovrebbe costituire parte integrante del disciplinare di realizzazione del nuovo ospedale. Stranamente la  convenzione, richiesta delle associazioni consumeristiche a Provincia e Comune di Bergamo, non esisterebbe agli atti.

La vicenda, oltre che sorprendente, risulta poco trasparente su aspetti che potrebbero  condizionare  le prerogative delle istituzioni pubbliche anche  nella programmazione dei servizi di trasporto .

Se questa convenzione esiste  deve essere resa pubblica, diversamente  si deve dire su quali accordi si è proceduto a dare operatività al disciplinare di realizzazione e gestione dei parcheggi presso l'ospedale».
Federconsumatori - Umberto Dolci
Adiconsum - Eddy Locati
Adoc - Maurizio Regazzoni
 

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