«Cancelleremo la fame nel mondo»
La setta era a Roma, i siti a Bergamo

Truffavano persone credulone proponendo la partecipazione a un improbabile progetto per la costruzione del «deframmentatore molecolare» che avrebbe risolto il problema della fame nel mondo. La caccia agli adepti partiva da siti anche in Bergamasca.

Truffavano persone credulone proponendo la partecipazione a un improbabile progetto per la costruzione del «deframmentatore molecolare» che avrebbe risolto il problema della fame nel mondo. La caccia agli adepti partiva da siti anche in Bergamasca.

Ha scoperto tutto la polizia locale Roma Capitale: dietro a tutto c'era il «Guru di San Lorenzo». La polizia locale l'aveva arrestato a San Lorenzo tre anni fa con l'accusa di violenze sessuali su minori e truffa aggravata. Ma il leader carismatico dell'associazione new age, benché in carcere e poi ai domiciliari, non si era rassegnato e aveva ricostituito la sua setta, con un nuovo nome.

Il guru - spiega un comunicato della polizia locale di Roma - insieme a 16 adepti, in realtà suoi complici estorceva ingenti somme di denaro e prestazioni professionali, plagiando persone finite nella rete di sudditanza psicologica del sedicente gruppo mistico.

Ammonta ad oltre un milione di euro la cifra denunciata da 28 vittime delle frodi del santone e dei suoi luogotenenti. Lo hanno appurato i vigili del Gruppo Sicurezza Sociale e Urbana su indagine delegata dalla Direzione distrettuale antimafia, la Dda della Procura di Roma

Gli agenti hanno così portato alla luce un sistema consolidato di manipolazioni mentali e di raggiri: il capo e le altre 16 persone sono stati incriminati per truffa aggravata e associazione a delinquere.

L'inchiesta ha portato inoltre all'oscuramento dei siti internet dell'organizzazione, gestiti tra Bergamo e Milano. Le pagine web servivano alla setta per raccogliere illecitamente fondi.

Il deframmentatore molecolare veniva presentato come macchinario che sarebbe stato in grado di trasformare i rifiuti in alimenti ed energia pulita. Oltre a quello della fame avrebbe anche risolto il problema dell'inquinamento globale.

I vigili del Gssu hanno individuato e sequestrato nel ferrarese, a Comacchio, un prototipo del «miracoloso» marchingegno: una sorta di trebbiatrice alta 5 metri e lunga 6, ancora in costruzione, custodita in un ambiente di 40 metri quadri, che veniva presentata agli ingenui caduti nel raggiro della setta.

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