Aveva rubato il portafogli in chiesa
«I soldi? Per il telefonino di mia figlia»

Davanti al gip l'uomo ha ammesso l'addebito, sostenendo di aver agito perché gli servivano soldi per comprare il cellulare alla figlia. Il giudice ha convalidato l'arresto, sostituendo alla misura cautelare del carcere quella dell'obbligo di firma.

«Quei soldi mi servivano per comprare il cellulare a mia figlia». Così davanti al giudice si è giustificato A. S., 61 anni, di Premolo, arrestato martedì pomeriggio a Valbondione con l'accusa di aver rubato il portafogli (con 70 euro) a una donna che stava pregando in chiesa e di aver poi cercato di estorcerle 200 euro.

La pensionata aveva acconsentito, ma subito dopo era andata alla stazione dei carabinieri di Ardesio. All'appuntamento per la consegna si erano presentati anche i militari, che avevano fatto scattare le manette.

Davanti al gip l'uomo ha ammesso l'addebito, sostenendo di aver agito perché gli servivano soldi per comprare il cellulare alla figlia. Il giudice ha convalidato l'arresto, sostituendo alla misura cautelare del carcere quella dell'obbligo di firma.

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