Ospedale, dentro ci sono palme
Ma fuori si cuoce sotto il sole

L'atmosfera ricorda un po' quelle dei centri commerciali. Grande boulevard con tanto di palme  L'hospital street del nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII, con la fine dell'arredo botanico, è ormai terminata. Ma nel parcheggio non c'è un filo d'ombra. 

L'atmosfera ricorda un po' quelle dei centri commerciali. Grande boulevard con tanto di palme  L'hospital street del nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII, con la fine dell'arredo botanico, è ormai terminata. Le 172 piante ad alto fusto, gli oltre 500 cespugli sono stati messi a dimora e sottolineano le linee architettoniche del viale principale che accoglie il visitatore.

Ma fuori? Le temperature salgono vorticosamente e la terra è brulla: solo qualche ciuffetto d'erba resiste al solleone di questi giorni. E i percorsi pedonali che portano al parcheggio scoperto – dove un po' di ombra, anche debole, sarebbe tutt'altro che sgradita – sono del tutto sforniti di piante. Solo erba e aiuole da cantiere.

Nel parcheggio c'è un gran via vai di persone che si avvia velocemente alle macchinette per pagare il biglietto. E la fretta non è dettata solo dai mille impegni quotidiani, ma anche dalla voglia di scappare dal caldo. Nelle aree di sosta non coperte, le piante che costeggiano le file delle auto sono ancora giovani. Perché facciano ombra, ci vorranno anni. Per ora, chi parcheggia qui, lascia un auto e ritrova un forno.

A far innervosire le persone concorre poi il fatto che la tariffa del parcheggio scoperto sia la stessa di quello multipiano, coperto.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 7 agosto

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