Castel Cerreto, parla l'accoltellato
«Avevo fuori un pezzo di intestino»

«È andata bene a lui e anche a noi». A parlare dal letto d'ospedale è Giuseppe Manera, il trentenne di Canonica d'Adda accoltellato da un marocchino ubriaco (poi arrestato) che da ore infastidiva i clienti e la barista di un locale di Castel Cerreto.

«È andata bene a lui e anche a noi». A parlare dal letto d'ospedale è Giuseppe Manera, il trentenne di Canonica d'Adda accoltellato giovedì notte da un marocchino ubriaco (poi arrestato) che da ore infastidiva i clienti e la barista di un locale nella frazione trevigliese di Castel Cerreto.

«Quando abbiamo bloccato il marocchino per calmarlo - dice -, dopo il contatto con lui mi sono sentito pizzicare nella parte sinistra della pancia ma non ho dato peso alla cosa – ha raccontato il trentenne –. Poi però ho sollevato la maglietta per vedere cosa mi era successo, ho visto il taglio e praticamente un pezzo di intestino che usciva dalla ferita».

A procurargliela la lama del coltello impugnato dal marocchino, poi disarmato dall'amico di Manera presente al momento dell'aggressione. Il degente ieri ha mostrato i cerotti che coprono il taglio da venti punti praticato dai chirurghi per l'operazione, e quello più ridotto ma profondo provocato dal coltello. A 36 ore dall'intervento chirurgico ieri i medici hanno sciolto la prognosi.

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