Caporalato, controlli nei cantieri
«L'attenzione resta sempre alta»

Il caporalato nella Bergamasca? Dopo l'inchiesta de L'Eco il colonnello Antonio Bandiera, comandante provinciale dei carabinieri rassicura: «Un fenomeno del quale eravamo a conoscenza e nei cui confronti la nostra attenzione resta sempre alta».

Il caporalato nella Bergamasca? Dopo l'inchiesta de L'Eco il colonnello Antonio Bandiera, comandante provinciale dei carabinieri rassicura: «Un fenomeno del quale eravamo a conoscenza e nei cui confronti la nostra attenzione resta sempre alta e l'impegno per il contrasto massimo».

E il questore Dino Finolli spiega: «Si tratta di un problema strettamente connesso con il lavoro nero nel settore dell'edilizia, aggravato dalla crisi economica». Poi aggiunge: «Noi come polizia interveniamo direttamente nei cantieri, dove possiamo riscontrare l'eventuale presenza di lavoratori non in regola con il contratto, come è spesso purtroppo capitato».

Per il colonnello Bandiera «il contrasto per il caporalato rientra nelle attività quotidiane delle quattro compagnie dell'Arma». Niente servizi mirati o estemporanei, ma «controlli costanti e continui». Esclusa, poi una eventuale «regia» della criminalità organizzata. Al momento non ci sarebbero elementi in questa direzione. Il fenomeno – aggiunge il questore – «si è aggravato con la crisi: c'è meno lavoro e la gente è disposta a tutto pur di lavorare».

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