Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 05 Settembre 2013
Piano del colore, cosa cambierà?
Tutto nella mostra sul Sentierone
Dopo il grande lavoro concluso con il Piano del colore di Città Alta nel 2012, non bisognerà attendere molto per assistere alla presentazione del secondo atto, quello riguardante Bergamo bassa. Fine anno, al massimo le prime settimane del 2014.
Dopo il grande lavoro concluso con il Piano del colore di Città Alta nel 2012, non bisognerà attendere molto per assistere alla presentazione del secondo atto, quello riguardante Bergamo bassa. Fine anno, al massimo le prime settimane del 2014.
Poi ciò che, fino a domenica, si potrà osservare con la mostra allestita al Quadriportico nell'ambito di «Notti di luce» (l'applicazione del piano stesso a via Tasso) sarà strutturato anche per le altre porzioni del centro: il Sentierone, via Sant'Alessandro, via Quarenghi. E le novità non mancheranno.
Dopo l'esperienza maturata nella parte più nobile della città, l'amministrazione comunale - grazie al contributo di Akzo Nobel, multinazionale presente in Italia con il marchio Sikkens da anni impegnata nel settore delle ristrutturazioni e dei piani del colore che ha vinto il bando di sponsorizzazione per entrambe le operazioni - ha deciso di ampliare ulteriormente questo importante strumento destinato, a entrare a pieno titolo nel nuovo regolamento edilizio: non solo le facciate, ma anche l'illuminazione e le pavimentazioni.
«L'idea - spiega l'assessore all'Edilizia privata Tommaso D'Aloia - è di estenderlo a questi altri due elementi fondamentali per il decoro urbano e il rispetto della tradizione. Cominceremo in città bassa, grazie a un esperimento di progettazione illuminotecnica in grado di valorizzare via Quarenghi, ma non è escluso di proseguire nel centro storico».
E cioè là dove - come dimostrato da numerosi episodi del passato ma anche recenti (leggasi le polemiche per la sostituzione delle beole di via Tassis) - ce n'è più bisogno. «La scena urbana - sottolinea l'architetto Domenico Egizi che coordina il team di lavoro e ha curato il progetto in collaborazione con Riccardo Zanetta - non è legata solo ai colori delle facciate, ma anche ai dettagli architettonici, alle pavimentazioni e alla tipologia di illuminazione scelta. Puntare su tutti questi aspetti significa rendere omaggio all'identità urbana della città nel suo complesso».
Un percorso lungo ovviamente, ma già ben avviato. Nel momento in cui anche il secondo piano del colore sarà completato, Bergamo sarà la prima città in Lombardia e una delle prime in Italia a disporre di un archivio tanto completo. Uno strumento a disposizione dei professionisti e degli addetti ai lavori, ma consacrato anche dall'ufficialità del regolamento edilizio.
I tempi? «L'intenzione - aggiunge Armando Fagotto, coordinatore nazionale di Akzo Nobel per i rapporti di committenza - è completare il grande lavoro di mappatura e analisi storica entro dicembre».
L'anteprima sul Sentierone
Un'anteprima del progetto è visibile presso il Quadriportico del Sentierone fino a domenica 8 settembre, con un allestimento completo di nove tavole che illustrano la mappatura dell'intero progetto per città bassa, con un confronto tra la situazione attuale e l'idea del progetto che verrà presentato nel 2014.
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