I paesaggisti più visionari del mondo
L'appuntamento è al Teatro Sociale

Sabato  e domenica i migliori paesaggisti del mondo sono riuniti a Bergamo, per l'edizione 2013 de «I maestri del paesaggio - International meeting of the landscape and garden», organizzata dal Comune di Bergamo e dall'associazione Arketipos.

Al Teatro Sociale  Bergamo Alta si sono dati appuntamento i paesaggisti, garden designers e landscape architects più visionari del mondo: da Piet Oudolf, rivoluzionario plant designer, che ha trasformato una ferrovia sopraelevata e abbandonata di Manhattan in un'area verde a Tom Stuart Smith, autore del giardino realizzato in occasione del Giubileo della Regina al castello di Windsor, da George Hargreaves di San Francisco, autore del waterfront di New Orleans e del Parco Olimpico di Londra 2012 a Sophie Agata Ambroise creatrice di progetti di resorts di lusso in Italia, Francia, Asia, tra i quali spicca il progetto per la suggestiva oasi verde del luxury hotel Bulgari di Milano.

Per l'occasione, fino al 22 settembre Piazza Vecchia, per il terzo anno consecutivo, abbandona le tradizionali vesti che la vogliono una delle piazze più suggestive d'Europa per diventare un grande giardino,  anzi quest'anno un bosco di carpini bianchi e salici piangenti, aperto a tutti, 24 ore su 24, dove ritrovare attimi di armonia e relax, nel cuore del borgo medioevale di Città Alta, dove gli organizzatori puntano a ristabilire il legame tra cultura e ambiente, tra la terra e la gente.

L'allestimento a verde di Piazza Verde è passato dai 1.200 mq delle prime due edizioni a quasi 2.300 mq con piante della pianura, di diverse dimensioni, dalla piccolissima piantina forestale alta 70 cm all'albero maturo alto fino a 7 metri. Il tema ispiratore è quello della pianura lombarda con l'acqua - fonte di vita, di rigenerazione, di bellezza, di natura - come elemento caratterizzante, che rimanda ai fiumi, ai torrenti ma soprattutto a quella fitta rete di rogge, canali irrigui che disegnano il tipico paesaggio italiano. Bosco, acqua, luci e arredi sono collegati da un fil rouge, un percorso sinuoso in sgargiante rosso che attraversa e collega tutte le zone, utilizzato dai bambini come un gioco nel quale rincorrersi. E visto dall'alto, diventa elemento simbolico delle anse dei fiumi di pianura.

La Piazza quest'anno è anche un omaggio alla candidatura di Bergamo a Capitale Europea della Cultura 2019. L'arrivo di paesaggisti da tutto il mondo, le Iscrizioni e le adesioni da tutta Europa confermano il respiro internazionale della manifestazione e la vocazione sempre più aperta all'Europa che contraddistingue la città di Bergamo.

Il programma completo della manifestazione è consultabile sul sito www.arketipos.org

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