«Vado in piscina a fare acquagym»
Ma c'è il rebus del certificato medico

«Vado a fare acquagym: le piscine mi chiedono il certificato medico, il mio dottore non può farmelo perché il Decreto del Fare ne ha abolito l'obbligo. Cosa devo fare?». Si sta trasformando in un rebus la ripresa dell'attività sportiva di tanti appassionati.

«Vado a fare acquagym: le piscine mi chiedono il certificato medico, il mio dottore non può farmelo perché il Decreto del Fare ne ha abolito l'obbligo. Cosa devo fare?». Si sta trasformando in un rebus la ripresa dell'attività sportiva di tanti appassionati bergamaschi.

La segnalazione di una nostra lettrice fa emergere le difficoltà che si stanno affrontando per tradurre nella pratica un provvedimento (più sotto il testo della Gazzetta ufficiale) che il Governo ha adottato per - almeno teoricamente - semplificare la vita e per rilanciare l'economia.

L'obiettivo della norma è quello di evitare, a chi pratica lo sport come attività ludica, di dover perdere tempo (e i soldi necessari per la certificazione, una cinquantina di euro) andando dal proprio dottore. Evitando anche ai medici di base di sovraccaricare il lavoro con adempimenti burocratici praticamente inutili.

Ma fra il dire e il fare... La nostra lettrice racconta: «Ho dovuto fare la spola, di persona e telefonicamente, più volte: fra il centro sportivo, che voleva il certificato, e il medico, che citando una circolare dell'Asl (nell'allegato), mi ha detto che non era più necessario. Ho richiamato le piscine, ma hanno insistito per avere il certificato. Ho richiamato il medico, che ha confermato che non è più necessaria la certificazione».

«Per farla breve - racconta la nostra lettrice - ho perso un sacco di tempo per niente, facendone perdere altrettanto al mio dottore. Che alla fine mi ha aiutato, perché altrimenti rischiavo di aver pagato per nulla la quota di iscrizione (non rimborsabile)».

Evidentemente il meccanismo deve essere ancora rodato, e forse qualche chiarimento sarebbe utile a tutti. Secondo l'Asl di Bergamo il certificato medico per attività tipo quella dell'acquagym non è più necessario: ma, ammettono da via Gallicciolli, alcune strutture sportive potrebbero chiederlo a titolo cautelativo.

Il rebus resta: fateci sapere se avete incontrato difficoltà simili? Commentate nello spazio qui sotto


LE NUOVE NORME
Gazzetta Ufficiale n. 194 del 20.08.13
Articolo 42-bis - Ulteriore soppressione di certificazione sanitaria

(Decreto-legge n. 69/13 come convertito dalla legge n. 98,  9 agosto 2013)

1. Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo la pratica sportiva, per non gravare cittadini e Servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni, è soppresso l'obbligo di certificazione per l'attività ludico-motoria e amatoriale previsto dall'articolo 7, comma 11, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, e dal decreto del Ministro della salute 24 aprile 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 169 del 20 luglio 2013.

2. Rimane l'obbligo di certificazione presso il medico o pediatra di base per l'attività sportiva non agonistica. Sono i medici o pediatri di base annualmente a stabilire, dopo anamnesi e visita, se i pazienti necessitano di ulteriori accertamenti come l'elettrocardiogramma.

La lettera inviata dall'Asl di Bergamo ai medici - nell'allegato

La comunicazione della nuova norma dalle Regione alle Asl - nell'allegato

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