Bloccati due corrieri di cocaina:
la droga era nascosta nell'airbag

Nel tentativo di non farla scoprire, durante un eventuale controllo delle forze dell'odine, avevano nascosto la cocaina nello scomparto dell'auto che normalmente ospita l'airbag: difficile e pericoloso da aprire. Ma ai due spacciatori è andata male.

Nel tentativo di non farla scoprire, durante un eventuale controllo delle forze dell'odine, avevano nascosto la cocaina nello scomparto dell'auto che normalmente ospita l'airbag: difficile e pericoloso da aprire. Ma ai due spacciatori è andata male.

La scoperta è stata fatta nell'ambito delle indagini del Commissariato di polizia di Treviglio che da tempo sta cercando di frenare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti nella Bassa Bergamasca. Dopo vari pedinamenti e appostamenti, gli agenti finalmente sono riusciti, nella notte fra martedì e mercoledì, a bloccare i due nordafricani (un egiziano e un marocchino) da giorni sospettati di essere tra i nuovi corrieri dello stupefacente, oltre che spacciatori di cocaina nella zona.

Gli agenti, coordinari coordinato dal commissario Angelo Lino Murtas, durante l'ultimo appostamento notturno in via Matteotti a Treviglio hanno avuto modo di osservare a distanza quello che avveniva mentre i due nascondevano qualcosa all'interno di una Volkswagen Golf.

Certi che fossero entrati in possesso del carico di stupefacente, i poliziotti hanno deciso di intervenire, bloccando i due e procedendo alla perquisizione. Ma il controllo non ha dato esito: la determinazione e la certezza del personale del Commissariato alla fine però sono state premiate perché, dopo aver iniziato a smontare i vari pezzi dell'auto, si è pensato di aprire anche il delicato sistema airbag anteriore.

Finalmente la droga è saltata fuori: ben 64 dosi di polvere bianca minuziosamente confezionata in tradizionali palline termosaldate. Sono state sequestrate insieme a 1.050 euro, frutto dell'attività di spaccio. Il contenuto delle è stato sottoposto al narco-test in uso alla forze dell'ordine e ha reagito al fattore cocaina.   

I due (K.A., egiziano di 30 anni, immigrato regolare,  e R.A., marocchino 19enne senza permesso di soggiorno e già pregiudicato perché appartenuto a una organizzazione di ben 65 persone legate allo spaccio di stupefacenti) sono stati tratti in arresto e portati davanti al giudice nella mattinata di mercoledì.

Il magistrato ha convalidato l'arresto e ha spedito i due nel carcere di Bergamo in attesa del processo che si terrà il 21 settembre.

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