Brignone: «Chiuso procedimento
Soltanto un richiamo verbale»

Ricordate la storia di Francesco Brignone, il vigile urbano che era stato sottoposto a procedimento disciplinare per aver indossato il cappello con la penna nera mentre dirigeva il traffico durante il funerale dello storico presidente dell'Ana Leonardo Caprioli? Per lui solo un richiamo verbale.

Ricordate la storia di Francesco Brignone, il vigile urbano che era stato sottoposto a procedimento disciplinare per aver indossato il cappello con la penna nera mentre dirigeva il traffico durante il funerale dello storico presidente dell'Ana Leonardo Caprioli? Per lui solo un richiamo verbale.

L'ha comunicato lui stesso, stamattina, mercoledì 18 settembre, sulla sua pagina Facebook scrivendo che si è concluso il procedimento disciplinare a suo carico: per lui soltanto un richiamo verbale senza la menzione nel fascicolo disciplinare.

«Senza che qualcuno ne possa aver a male - scrive Brignone su Facebook - un particolare ringraziamento a Cesare Lavizzari, latore di uno scritto che ha saputo commuovermi. Un altro ringraziamento particolare a una persona che non citerò ma sicuramente si riconoscerà che pur provata dalla durezza della vita mi ha rivolto un pensiero toccante, grazie. Un grazie al quarto potere che, accendendo i fari su un episodio quasi "frivolo" rispetto ai gravi problemi di questo periodo, ha "scaldato l'orgoglio alpino". Un grazie alla gente comune che incontrandomi in centro mi ha manifestato la propria solidarietà. Per ultimo ma non per minor importanza, un grazie al mio Comandante perché so di avergli procurato un grosso grattacapo mettendolo tra incudine e martello e ne è uscito brillantemente. Purtroppo (o per fortuna) sono fatto così e in 50 anni di vita non sono ancora riuscito a cambiare. Un saluto a Nardo, a mio padre, alpino della Julia e a mio nonno, troppo presto andato avanti, che forse, da lassù, festeggeranno anche loro la fine della storia. Grazie ancora».

Brignone aveva rinunciato definitivamente alla propria difesa e il comandante Virgilio Appiani aveva tempo fino al 22 settembre per prendere una decisione sulla sanzione disciplinare, 60 giorni dal momento in cui era stata notificata l'infrazione al vigile-alpino, il 22 luglio.

Brignone aveva già annunciato di non volersi difendere, con una email indirizzata al comandante il 24 luglio: «L'eco mediatica della vicenda è andata al di là del dovuto - aveva scritto -. È mia ferma intenzione fare un passo indietro per andare oltre, come già ho avuto modo di comunicarle. Pur riconoscendo il mio errore sarei pronto a rifarlo, non per mancanza di rispetto ma per la caratura della persona a cui era destinato il mio gesto. Nardo Caprioli è stato riconosciuto padre degli alpini bergamaschi, e non solo, e a un degno padre è dovuto il giusto tributo. Questo è stato sottolineato dall'amministrazione pubblica, che gli ha tributato il lutto cittadino».

A Brignone erano arrivati tanti attestati di stima e solidarietà da parte di molti cittadini. La contestazione a Brignone era stato un atto dovuto in quanto ha infranto il regolamento, ora finalmente la vicenda si è chiusa nel modo più logico e ragionevole.

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