Borgo Palazzo, nuova pista ciclabile
Ceci: al via un «Bici plan»

È illuminata a led e il suo percorso si sviluppa parallelamente al tragitto della Teb: da Borgo Palazzo a via San Fermo, proprio dove ci trova la stazione del tram delle Valli. Inaugurata la «tram&bike», la nuova pista ciclabile di 1 km e 150 metri.

Si chiama «tram&bike», ed è la nuova pista ciclabile di 1 km e 150 metri che è stata inaugurata nella mattinata di giovedì 19 settembre dal Comune di Bergamo. Illuminata a led, il suo percorso si sviluppa parallelamente al tragitto della Teb: da Borgo Palazzo a via San Fermo, proprio dove si trova la stazione del tram delle Valli.

I lavori per realizzare questo tracciato - che pare sarà intitolato a Coppi e Bartali - sono costati 850 mila euro, di cui 400 mila euro finanziati dal Ministero dell'Ambiente. Il progetto è però più ampio e ora è prevista la realizzazione di tre ciclostazioni per le bigi: il rifacimento di quella alla stazione ferroviaria, in piazzale Marconi, una in via Codussi e una in piazzale Loverini, sul tragitto della nuova pista.

A tagliare il nastro della inaugurazione, tra gli altri, il sindaco di Bergamo Franco Tentorio che ha evidenziato l'importanza ecologica dell'uso delle due ruote, con tanto di test in bicicletta della nuova pista dove ha pedalato appena il tragitto è stato aperto. Con una buona notizia, annunciata dall'assessore alla Mobilità Gianfranco Ceci: «Abbiamo recuperato i finanziamenti necessari per un piano della ciclabilità di Bergamo, un progetto che sarà affidato all'architetto Capitanio che si è occupato anche di questa nuova pista ciclabile». Un piano per creare una rete coordinata tra le piste ciclabili esistenti e quelle da realizzare, in una città dove ancora ci sono tragitti che restano a se stanti e perdono di valenza nell'insieme di un progetto di mobilità più globale.

Intanto in terza Commissione, dopo una quindicina di sedute, è arrivato il via libera al Put, il Piano Urbano del traffico. Tutto come da copione: consiglieri di maggioranza a favore, contrari quelli di minoranza con la sola astensione di Giuseppe Mazzoleni (Udc). Con posizioni evidentemente opposte: «Un lavoro lungo ma estremamente proficuo» per i primi. «Senza un filo conduttore e tardivo» per i secondi. L'appuntamento è ora in Consiglio dove da lunedì è in programma l'ultimo passaggio prima della definitiva approvazione: una maratona che vedrà impegnati il centrodestra e il centrosinistra per almeno tre sedute filate. Tantissimi gli ordini del giorno e gli emendamenti: per il momento ne sono stati presentati oltre settanta e ciò che suona strano è il fatto che la maggior parte reca la firma dei consiglieri di maggioranza (18 emendamenti e 25 ordini del giorno). La spiegazione forse potrebbe essere legata al fatto che a farsene promotrice è stata, per lo più, la Lega che, in questi mesi, su molti temi del Put, ha rappresentato un po' la spina nel fianco della maggioranza.

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