Fs, l'ultimatum di PalaFrizzoni:
«Lavori finiti entro un mese»

Secondo centostazioni il problema sarebbe la massa di studenti che da piazzale Marconi attraversa il sottopasso. Ma il Comune sostiene il contrario: i disagi sono arrivati con il cantiere. E detta i tempi: entro un mese tutto deve tornare a regime.

I problemi alla stazione? Secondo Centostazioni non sono legati al cantiere. Gli attraversamenti selvaggi tra i binari, gli ammassamenti a rischio claustrofobia nel sottopasso, secondo la società che si sta occupando del restyling della stazione, non sarebbero una conseguenza diretta dei lavori.

Centostazioni passa quindi la palla a Palafrizzoni, gestore del sottopassaggio che a detta della società farebbe da tappo ai pendolari. A gravare sul cantiere, che da qualche giorno ha sconvolto le vite degli utenti di Trenord, sarebbe la massa di studenti che da piazzale Marconi attraversa il sottopasso per raggiungere gli istituti di via Gavazzeni. Ma il Comune sostiene il contrario: i disagi sono arrivati con il cantiere. E detta i tempi: entro un mese tutto deve tornare a regime.

Da Centostazioni sono convinti del proprio operato: «Abbiamo presentato tutti i passaggi in Prefettura ed è stato tutto condiviso. Se qualsiasi segnalazione perverrà per una gestione differente la seguiremo, auspicando di continuare a fare i lavori nell'interesse collettivo. Non gestiamo noi il sottopasso comunale».

Sul paventato «tappo» chiarisce subito il vicesindaco Gianfranco Ceci, che siede al tavolo di lavoro coordinato dalla Prefettura: «Noi abbiamo consegnato alle Ferrovie un sottopasso perfettamente agibile. I lavori hanno determinato dei disagi, lungi da noi il ricercare responsabilità. L'obiettivo è risolvere i problemi».

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