Aeroporto, Colognola insorge
«Dalle parole si passi ai fatti»

Sulla questione aeroporto, Colognola si rivolge al mondo della politica: «Dalle parole ora si passi ai fatti». Questo l'appello dei rappresentanti dell'associazione «Colognola per il suo futuro» (Gabriella Pesce, Camilla Colnago, Silvia Arzuffi e Giusy Dossi).

Sulla questione aeroporto, Colognola si rivolge al mondo della politica: «Dalle parole ora si passi ai fatti». Questo l'appello rivolto dai rappresentanti dell'associazione «Colognola per il suo futuro» (Gabriella Pesce, Camilla Colnago, Silvia Arzuffi e Giusy Dossi) agli amministratori nel corso dell'assemblea pubblica di venerdì sera all'auditorium di San Sisto, situato nel cuore del quartiere tra i più colpiti dal problema del traffico aeroportuale dello scalo di Orio al Serio.

Molti i temi all'ordine del giorno: dalla sentenza del Tar al riassetto degli aeroporti del Nord (che i comitati guardano con particolare attenzione, specialmente per l'ipotesi di spostamento di parte dei voli di Orio su Montichiari), dai contatti con il mondo della politica («Le scelte si fanno a livello politico») alla richiesta di trasparenza per quanto riguarda il monitoraggio sull'inquinamento acustico («È inconcepibile che il controllore controlli se stesso»), dall'alleanza con comitati di paesi limitrofi (Azzano in primis) alla questione lavoro-Dhl («Non accetteremo più ricatti tra lavoro e salute: noi non vogliamo togliere il posto di lavoro a nessuno»).

Uno dei temi affrontati nel corso dell'incontro, a cui hanno partecipato circa 60 persone, è stato anche quello relativo alla sentenza del Tar, che ha dato ragione al ricorso presentato dal Comitato aeroporto (più Legambiente) contro il Piano di zonizzazione acustica aeroportuale, annullando di fatto l'atto presentato dallo scalo bergamasco, che avrebbe comportato il passaggio di Colognola da quartiere residenziale ad area di rispetto aeroportuale. E subito dopo la sentenza, il Consiglio comunale di Bergamo ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il Comune, in quanto azionista Sacbo, a lavorare per la sospensione dei voli tra le 23 e le 7. Due vittorie importanti (anche se, quella scaturita dal ricorso, onerosa sotto il profilo economico, causa spese legali, per una realtà auto-organizzata), ma che gli stessi referenti dell'associazione considerano punti di partenza e non di arrivo.

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