Sarnico abbraccia il vescovo Maurizio
«Sono uno di voi. Anche da Vigevano»

Prima Messa e accoglienza in municipio nella «sua» Sarnico, domenica, per il vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni. «Sono uno di voi, un sarnicese e lo rimarrò anche se per la prima volta da ottobre sposterò la residenza a Vigevano».

Prima Messa e accoglienza in municipio nella «sua» Sarnico, domenica, per il vescovo di Vigevano Maurizio Gervasoni. «Sono uno di voi, un sarnicese e lo rimarrò anche se per la prima volta da ottobre sposterò la residenza a Vigevano». Sono state le prime commosse parole pronunciate dal vescovo Gervasoni in Comune, pieno di cittadini, autorità e associazioni.

Immediatamente, dai suoi concittadini, si è levato un fragoroso e affettuoso applauso. Ad accoglierlo c'era il sindaco Franco Dometti: «Dopo le emozioni vissute in Duomo – ha detto il primo cittadino – oggi a rendergli onore è Sarnico. Auguriamo a Maurizio, ma ne siamo certi, di portare nella sua nuova missione episcopale le attenzioni e l'impegno che l'ha caratterizzato nei riguardi dei più deboli e dei disagiati». Accanto a lui anche il sindaco dei ragazzi, Alessia Crisafulli, 13 anni, che, in fascia tricolore, ha letto un messaggio: «Un mondo senza Fede, è una civiltà circondata dal dubbio». Il vescovo sorride e acconsente. Sente l'aria di casa sua e più volte lo rimarca.

C'è stato anche un'amarcord dai coscritti del '53, che gli hanno donato una pergamena e una fotografia di quinta elementare. Poi la consegna del Pastorale, omaggio al suo vescovo da parte del Comune e della parrocchia, opera dell'artista Andrea Mastrovito. Quindi il vescovo Gervasoni ha preso la parola: «In questo palazzo, oggi sede del Comune, quando ero ragazzino c'erano le scuole elementari. Ho tanti ricordi della mia Sarnico. Vi auguro di cercare il bene comune e di proseguire, in fattiva collaborazione con la parrocchia, un cammino di continua ricerca della democrazia, della giustizia e soprattutto della Fraternità, valore oggi in crisi. Percorso non facile ma che va portato avanti da tutti, con costanza e convinzione». 

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 30 settembre

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