Via Suardi, il semaforo... ritoccato
E le code diventano chilometriche

È vero che quando si ha fretta un minuto in coda sembra un'eternità. Ma se il tempo di percorrenza alla fine si raddoppia, allora probabilmente non è solo ansia, c'è qualcosa che non va. Come - racconta una lettrice - il semaforo di via Suardi.

È vero che quando si ha fretta un minuto in coda sembra un'eternità. Ma se il tempo di percorrenza alla fine si raddoppia, allora probabilmente non è solo ansia, c'è qualcosa che non va. Come - racconta una lettrice - il semaforo di via Suardi, all'altezza della Questura.

Solo un ritocco (secondo lei sbagliato) dei tempi del semaforo è bastato a creare, negli orari di punta, code interminabili per le auto di chi entra in città.

Ecco la lettera
«Gentile redazione,
scrivo per segnalare il forte disagio che si sta registrando da circa una settimana in corrispondenza dell'incrocio semaforico sito di fronte alla Questura di Bergamo.

Purtroppo, per complicare la vita agli automobilisti che si recano al lavoro la mattina e portano i figli a scuola, si è aggiunto un semaforo che probabilmente è stato ritoccato in difetto (dico probabilmente perchè non ne ho la certezza, ma è l'unico vero motivo plausibile di un traffico di questo genere)...

Difatti dura molto meno rispetto ai tempi precedenti, e questo fa sì che sulla direttrice principale, via Suardi, si crei un ingorgo micidiale per chi arriva da Redona/Torre Boldone, facendo passare pochissime auto alla volta.

Questo provoca una coda infinita che in certe mattine parte dal semaforo all'incrocio tra via Bianzana e via Corridoni e si ripercuote fino all'incrocio con via Pitentino. Se aggiungiamo poi che in certe giornate possa piovere tutto peggiora ancora di più....

Dopodiché tutto torna nella normalità. Sarà possibile una cosa del genere? Se per raggiungere la via Statuto dove lavoro, prima ci impiegavo mediamente 20 minuti, ora la mattina i minuti si raddoppiano, creando ritardi inverosimili.

Spero che come me molti altri automobilisti facciano sentire le loro rimostranze. Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente».

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