Un'unica immagine dei killer
È quella della moto in fuga

Tra le poche certezze in mano a chi indaga sull'omicidio di Gian Mario «Jimmy» Ruggeri, c'è un fotogramma con l'immagine dei due killer in sella a una moto da cross, fuggita dal piazzale della CastelGym dove l'imprenditore di Telgate è stato giustiziato.

Tra le poche certezze in mano a chi indaga sull'omicidio di Gian Mario «Jimmy» Ruggeri, c'è un fotogramma con l'immagine dei due killer in sella a una moto da cross, fuggita dal piazzale della CastelGym dove l'imprenditore di Telgate è stato giustiziato.

L'agguato una settimana fa, sabato 28 settembre verso le 8,45 davanti alla palestra. Pochi istanti dopo la moto sfreccia sotto le due telecamere agganciate a un palo in via Paghera, all'altezza di una vecchia cascina al confine tra Castelli Calepio e Grumello.

Le due telecamere sono entrambe puntate nella stessa direzione, verso via Tribulina che prosegue la corsa di via Paghera parallela all'autostrada, verso il casello di Grumello/Telgate. Perché due occhi nella stessa direzione? Perché una lente è panoramica per inquadrare una fetta ampia di territorio, l'altra è puntata sulle targhe dei veicoli in transito.

Dunque, insieme a non molti altri elementi, a disposizione della Procura c'è la targa della moto usata dai sicari. Una traccia, anche se gli assassini di Ruggeri non sarebbero certo degli sprovveduti: la moto potrebbe essere stata rubata, la targa potrebbe essere stata falsa o, più probabilmente, clonata ovvero «rubata» a qualche veicolo pulito e intestato a qualcun altro.

Ci sarebbe un'altra certezza: la moto è stata fotografata sul suolo di Castelli Calepio solo mentre scappa verso Grumello. Le altre telecamere della videsorveglianza comunale non l'avrebbero ripresa al suo arrivo in via delle Industrie. Pochissimo trapela delle indagini, ma nei filmati delle ore precedenti al delitto non ci sarebbe traccia dei sicari.

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di sabato 5 ottobre

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