Cantiere abusivo lungo l'Oglio
Condannato il sindaco di Rogno

Si è conclusa con la condanna in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione per il sindaco di Rogno Dario Colossi la vicenda giudiziaria, iniziata nella primavera del 2011, collegata ai lavori eseguiti sull'argine sinistro del fiume Oglio.

Si è conclusa con la condanna in primo grado a un anno e sei mesi di reclusione per il sindaco di Rogno Dario Colossi la vicenda giudiziaria, iniziata nella primavera del 2011, collegata ai lavori eseguiti sull'argine sinistro del fiume Oglio, di fronte agli impianti sportivi comunali.

A un anno e un mese di reclusione sono invece stati condannati il rappresentante della ditta che aveva eseguito quegli interventi (Pietro Donato Fasanini di Breno (Brescia), titolare della Fasanini, azienda che si occupa di trasporto e vendita di inerti) e il direttore dei lavori (Cristian Morganti, geologo dell'Aipo).

Tutti e tre sono stati giudicati colpevoli dal giudice Gaetano Buonfrate della sezione di Clusone del Tribunale di Bergamo per aver realizzato «una superficie piana di 1.745 metri quadrati circa mediante riporto di materiale inerte in assenza di permesso di costruire» occupando «arbitrariamente il terreno demaniale» e per aver tagliato alberi su una «superficie complessiva di 12.597 metri quadrati circa in zona sottoposta a vincolo ambientale senza la prescritta autorizzazione».

A Colossi, Fasanini e Morganti il giudice ha concesso la sospensione della pena. Il caso era esploso nel marzo di due anni fa quando al nucleo investigativo del Corpo forestale dello Stato di Bergamo era arrivata questa segnalazione: a Rogno, sull'argine sinistro dell'Oglio nei pressi del torrente Re, era stata disboscata una vasta area ed era spuntata, a pochi passi dal fiume, una spianata creata con la ghiaia e la terra prelevate dal fiume.

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