Senso unico alternato... umano
Ma in tanti hanno perso il treno

Nel sottopasso della stazione ferroviaria di Bergamo è scattato il senso unico alternato... umano. Ma il risultato è stato che molti pendolari hanno perso il treno e molti studenti sono arrivati in ritardo a scuola. «Non chiudiamo» - ha detto il vicesindaco.

Nel sottopasso della stazione ferroviaria di Bergamo è scattato il senso unico alternato... umano. Ma il risultato è stato che molti pendolari hanno perso il treno e molti studenti sono arrivati in ritardo a scuola.

«Non chiudiamo», ha detto il vicesindaco Gianfranco Ceci, che ha voluto assistere personalmente al caos che si registra ogni mattina a causa dei lavori in corso. «Chiediamo a chi può di arrivare qualche minuto prima, per alleviare i disagi nel momento più critico».

Il clou del problema sovraffollamento si registra fra le 7,40 e le 8,05: colpa soprattutto del fatto che nel giro di pochi minuti transitano dalla stazione di Bergamo ben nove treni, 5 in arrivo e 4 in partenza. Si è proceduto facendo prima defluire all'esterno chi arrivava in città per liberare il tunnel per chi doveva solo attraversarlo.

È scesa in campo la task force composta dagli uomini della Polfer, dalle guardie giurate e dagli assistenti di Trenord: questi ultimi si sono armati di cartelli per creare una corsia prefernziale per chi doveva prendere il treno. Ma molti quei cartelli non li hanno notati e al binario sono arrivati quando il treno era già andato.

Così in molti, ancora una volta, per non correre rischi hanno preferito attraversare i binari, con tutti i rischi che ne conseguono. La task force resterà anche nei prossimi giorni, la tecnica sarà affinata, ma il caos resta garantito. L'unica soluzione è anticipare i tempi del passaggio nel tunnel: ci può, ovviamente, perché chi arriva a Bergamo in pullman non ha altra scelta.

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