Aeroporto: va in frantumi
il fronte unico dei Comitati

Vista da Est: «Si sono messi fuori loro». Vista da Ovest: «Affatto. Per noi l'attività risulta solamente sospesa». Comunque la vogliate vedere, c'è alta tensione nel Coordinamento dei comitati aeroportuali, ora sostanzialmente in ordine sparso.

Vista da Est: «Si sono messi fuori loro». Vista da Ovest: «Affatto. Per noi l'attività risulta solamente sospesa». Comunque la vogliate vedere, c'è alta tensione nel Coordinamento dei comitati aeroportuali, ora sostanzialmente in ordine sparso.

Da una parte Bergamo (che vuol dire Campagnola e Malpensata su tutti), Cassinone senza confini, Grassobbio ed Orio, dall'altra l'associazione «Colognola per il suo futuro», Azzano San Paolo, Levate e Stezzano. In mezzo qualche incomprensione e il problema degli obiettivi da conseguire: in primis dove far passare gli aerei. Che resta il nodo di ogni questione.

«Prendiamo atto che si sono defilati» spiega Damiano Amaglio, portavoce e coordinatore del Coordinamento. «Hanno scritto al Tavolo dei sindaci chiedendo che ci sia anche un loro rappresentante». Come del resto ottenuto anche in quello dell'Asl che si occupa dell'indagine epidemiologica. «Non ci siamo defilati: ci sono alcuni punti che per noi sono imprescindibili e che gli altri non hanno condiviso. Per noi l'attività è solo sospesa» spiega Camilla Colnago. E da inizio estate, con tanto di mail dove si evidenzia come «ogni eventuale decisione debba essere approvata all'unanimità». Di conseguenza, essendo 4 contro 4, l'impresa è di quelle ardue.

«Il problema è la rotta: loro sostengono che la diversificazione sia una priorità per tutti» spiega Amaglio»: «Noi invece pensiamo che la richiesta sia legittima, ma in parte. Per esempio il Comitato di Bergamo non la pensa come loro». Al punto da avere già fatto scintille in un recentissimo passato con Colognola.

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