Omicidio di Jimmy Ruggeri
Scende in campo la Finanza

Scende in campo la Guardia di finanza nell'inchiesta sull'omicidio di Gian Mario «Jimmy» Ruggeri, il fratello dell'ex presidente dell'Atalanta freddato da due sicari la mattina del 28 settembre a Castelli Calepio

Scende in campo la Guardia di finanza nell'inchiesta sull'omicidio di Gian Mario «Jimmy» Ruggeri, il fratello dell'ex presidente dell'Atalanta freddato da due sicari la mattina del 28 settembre a Castelli Calepio.

I militari del nucleo di polizia tributaria andranno ad affiancare i carabinieri del reparto investigativo di Bergamo. E questo è il segnale che la pista delle false fatturazioni non è stata abbandonata dal pm Carmen Pugliese. Compito delle Fiamme gialle sarà di passare al setaccio le carte delle indagini sulle frodi carosello in cui il quarantaquattrenne di Telgate era rimasto coinvolto. Ma anche di spulciare tra i numeri della «R.Polimeri», l'azienda di famiglia di cui Jimmy era stato amministratore delegato. I militari cercheranno operazioni o movimentazioni di denaro, anche regolari, che potrebbero aver dato fastidio a qualcuno. Perché potrebbe proprio celarsi qui il movente del delitto.

Gian Mario Ruggeri non aveva infatti spessore criminale e da un anno e mezzo, dopo una vita costellata di eccessi (alcol, uso di cocaina, serate in locali notturni), conduceva un'esistenza morigerata. Stava scontando i 10 mesi e 20 giorni patteggiati davanti al gup di Milano per frode fiscale: era stato affidato ai servizi sociali, prestava servizio alla comunità Shalom per il recupero di tossicodipendenti a Palazzolo sull'Oglio (Brescia) e dalle 22 alle 6 del giorno successivo non poteva uscire di casa. Dunque, era apparentemente fuori pure dal giro «notturno» che lo aveva fagocitato sino a poco tempo prima. Per questo motivo gli inquirenti sono a caccia anche del più piccolo indizio e lasciano aperte tutte le piste.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 16 ottobre

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