Acido muriatico alla moglie, niente reato
«Quantità non sufficienti per far male»

Nessun tentato omicidio, e nemmeno le lesioni volontarie. Per il pm Carmen Pugliese contro Eliseo Bongiorno, 67 anni, di Dalmine, finito in manette a marzo con l'accusa di aver tentato di avvelenare la moglie, non ci sono gli elementi per procedere.

Nessun tentato omicidio, e nemmeno le lesioni volontarie. Per il pm Carmen Pugliese contro Eliseo Bongiorno, 67 anni, di Dalmine, finito in manette a marzo con l'accusa di aver tentato di avvelenare la moglie, non ci sono gli elementi per procedere.

Pertanto il magistrato ha presentato una richiesta di archiviazione del fascicolo al giudice delle indagini preliminari Raffaela Mascarino. Determinanti per la decisione del sostituto procuratore si sono rivelati gli esiti della consulenza tecnica che aveva commissionato: l'acido muriatico che il pensionato aveva messo nella bottiglietta d'acqua della moglie non era in quantità e concentrazione sufficienti per poter essere letale, né per causare lesioni.

Sulla scorta di queste risultanze a giugno Bongiorno era stato scarcerato, con lo stesso pm Pugliese a chiedere al gip Mascarino di revocare la misura cautelare.

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