Sottopasso, Ceci ai pendolari:
il Comune resta a disposizione

La decisione di chiudere il sottopasso della stazione è stata collegiale; il cantiere è di Centostazioni e non del Comune, ma siamo comunque a disposizione. Così il vicesindaco risponde ai pendolari che hanno scritto di sentirsi trattati come muli.

La decisione di chiudere il sottopasso della stazione ferroviaria di Bergamo è stata collegiale; il cantiere è di Centostazioni e non del Comune, ma siamo comunque a disposizione per valutare idee e suggerimenti. Così il vicesindaco risponde ai pendolari che hanno sottolineato come i bergamaschi siano trattati come muli e hanno chiesto: «dove sono i nostri politici?».

La lettera di Ceci
«Spettabile Comitato pendolari bergamaschi,
con riferimento alla mail ricevuta ed al comunicato stampa diffuso giovedì mattina, oltre alla mia solidarietà per tanti viaggiatori e lavoratori pendolari costretti a subire ritardi e vari disagi, vorrei che fosse portato a vostra conoscenza l'impegno che l'amministrazione comunale, ed il mio assessorato in particolare, ha profuso per ovviare agli inconvenienti creati dal cantiere di Centostazioni.

Tengo quindi a precisare:
- che i lavori relativi al restyling della Stazione Ferroviaria riguarda il cantiere di Centostazioni e non il Comune di Bergamo;
- che tenere in funzione ed operativa una Stazione Ferroviaria nell'ambito di un'area di cantiere è, in ogni caso, un'operazione assai complessa;
- che gli interventi edilizi nell'atrio, nello scalone e nel sottopasso hanno reso oltremodo difficoltoso il contemporaneo transito dei pendolari e degli studenti;
- che dalle ore 07.40 alle ore 08.00 in particolare il flusso di studenti che tramite il sottopasso da piazzale Marconi debbono raggiungere il Polo Scolastico di via Europa confliggono con il flusso di pendolari che dal sottopasso salgono lo scalone verso piazzale Marconi;
- che per questo motivo la polizia ferroviaria, proprio al fine di evitare pericolosi intasamenti del sottopasso, ha ritenuto correttamente, ed in relazione alla cadenza degli arrivi dei treni da Brescia, Milano e Lecco, di bloccare fuori dalla stazione e sul piazzale Marconi il flusso di studenti;
- che tale blocco in questi ultimi giorni è variato a seconda delle situazioni da 2 minuti a 13 minuti di attesa;
- che durante il blocco alcune persone, mettendo a repentaglio la propria incolumità ed il regolare servizio ferroviario di TPL, hanno ritenuto, invece di attendere sul piazzale il proprio turno, di aggirare l'ostacolo ed attraversare la stazione passando sui binari;
- che la polizia locale ha dato giornalmente il proprio supporto per la gestione di questa emergenza relazionando il sindaco e gli assessori di competenza sull'evolversi della situazione;
- che la situazione rilevata è quella tipica di stadi, aeroporti, metropolitane particolarmente congestionati da flussi pedonali a volte confliggenti;
- che la chiusura del sottopasso, per le implicazioni di vario tipo che può comportare, è sempre stata considerata l'estrema scelta;
- che in considerazione del fatto che la situazione sopra descritta comporta valutazioni e decisioni anche di sicurezza e di ordine pubblico è stato istituito presso la Prefettura di Bergamo un tavolo istituzionale di consultazione tra prefetto vicario, questore, polizia ferroviaria, Comune di Bergamo, Centostazioni e Ferrovie dello Stato;
- che ogni decisione, proprio per le implicazioni sopra descritte, è stata presa collegialmente, compresa quella di chiudere il sottopasso al transito pedonale da giovedì 24 ottobre 2013 dalle ore 07.30 alle ore 08.10 nei giorni da lunedì a venerdì, per circa quattro mesi e almeno fino al termine dei lavori sugli scaloni di ingresso;
- che il Comune di Bergamo ha inviato una formale richiesta a Centostazioni S.p.A., Trenord S.r.L. e RFI S.p.A. per la predisposizione di un servizio sostitutivo di navette da piazzale Marconi a viale Europa durante il periodo di chiusura, essendo il disagio causato da un cantiere di loro competenza;
- che il Comune infine ha già provveduto ad allertare il provveditore agli Studi per gli inevitabili disagi che questa situazione genera sull'inizio delle lezioni scolastiche;
- che il provveditore agli Studi sta studiando la possibilità di posticipare l'inizio delle lezioni di 15/20 minuti.

Concludendo, nell'ambito delle nostre competenze e prerogative resto a disposizione per concordare interventi puntuali sul tema della stazione e dei pendolari.
Confidiamo che la situazione possa migliorare e che tutti i soggetti coinvolti facciano la loro parte.
Con viva cordialità».
Avv. Gianfranco Ceci
vicesindaco
assessore alle Infrastrutture, Gestione Mobilità e Trasporti, Tempi e Orari della Città, Innovazione Tecnologica e Smart City

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