Casa da demolire, anzi no
Finita la lunga contesa giudiziaria

Non avranno i 365 mila euro di indennizzo chiesti. Ma almeno sulla loro abitazione non c'è più la prescrizione «edificio da demolire». Si è chiusa così la decennale contesa giudiziaria fra il Comune di Verdello e i fratelli Angelo e Domenico Ravasio.

Non avranno i 365 mila euro di indennizzo chiesti. Ma almeno sulla loro abitazione non c'è più la prescrizione «edificio da demolire». Si è chiusa così la decennale contesa giudiziaria fra il Comune di Verdello e i fratelli Angelo e Domenico Ravasio, proprietari nel centro storico del paese, in via Solferino, di un edificio in cui si trova la loro officina con annessa abitazione.

Nel 2002, con una variante al Piano regolatore generale, l'amministrazione comunale guidata dall'allora sindaco Angelo Brolis aveva previsto di abbattere parte di questo edificio per la realizzazione di un passaggio pedonale protetto di collegamento al parco di Villa Giavazzi, sede del municipio.

Contro questa previsione i Ravasio avevano presentato ricorso al Tar. Ricorso il cui oggetto del contendere ora è venuto meno: l'attuale amministrazione comunale del sindaco Luciano Albani ha tolto la prescrizione di abbattimento posta sull'edificio.

I giudici del tribunale hanno comunque condannato il Comune a rifondare ai Ravasio seimila euro di spese legali censurando anche il suo comportamento: il motivo è che nonostante abbia mantenuto per dieci anni la previsione della demolizione sull'abitazione dei privati, il passaggio pedonale protetto non è mai stato realizzato.

Il Tar ha invece respinto la richiesta di risarcimento presentata dai privati per il danno economico che la prescrizione di demolizione avrebbe creato loro: circa 365 mila euro derivanti soprattutto dai mancati guadagni causati dall'impossibilità, a loro dire, di prendere commesse di lunga durata proprio per la previsione che la loro officina doveva essere demolita. Questa richiesta però è stata respinta dal Tar stabilendo che una mera previsione urbanistica non può causare un danno economico.

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