Addio a Rita, sentinella del lago
Il suo bar un punto di riferimento

Lei il lago di Endine lo conosceva bene perché, prima di tutto, lo amava: come si può amare uno specchio d'acqua in cui si riflette tutta la tua vita. Così suona ancora più crudele il destino che la vita ha riservato a Rita Giudici, 80 anni di Spinone.

Lei il lago di Endine lo conosceva bene perché, prima di tutto, lo amava: come si può amare uno specchio d'acqua in cui si riflette tutta la tua vita. Così suona ancora più crudele il destino che la vita ha riservato a Rita Giudici, 80 anni di Spinone.

Si è spenta martedì mattina dopo aver sofferto a lungo per una malattia agli occhi che l'ha accompagnata fino al suo ultimo giorno. Lei il lago lo ha guardato e osservato finché ha potuto, ogni giorno: dalla terrazza di casa sua, proprio sopra il bar Miralago, non le scappava niente.

Come cambiavano i colori, come si comportavano gli animali, quando iniziava a formarsi il ghiaccio d'inverno e quando le piogge continue facevano alzare il livello fino a farlo esondare. «Era la nostra sentinella del lago», ricorda l'ex sindaco Giulio Zinetti.

Rita Giudici era nata il 24 maggio 1933, in quel comune che allora si chiamava Spinone dei Castelli (formato dai paesi che oggi corrispondono a Spinone al Lago, Monasterolo del Castello e Bianzano), ed era figlia di Giovanni, l'ultimo barcaiolo del lago di Endine.

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