Opere rubate, ne mancano 49
Per Astino convocato un «summit»

Sono 49 le opere d'arte ancora mancanti all'appello ad Astino: i carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio artistico, di stanza a Monza, si sono già fatti sentire: settimana prossima sono stati convocati i vertici e i tecnici della Val d'Astino e la Soprintendenza.

Cinquantadue meno tre: le tele fatte ritrovare mercoledì scorso in una laterale della Briantea. Totale 49 opere d'arte ancora mancanti all'appello ad Astino: tutte individuate, catalogate e certosinamente elencate nella denuncia consegnata martedì alla Soprintendenza ai beni artistici, storici ed etnoantropologici della Lombardia.

«Dal punto di vista tecnico spetta a loro fare denuncia» spiega Friedel Elzi, presidente della Val d'Astino, società controllata dalla Fondazione Mia, Misericordia maggiore.

Ma i carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio artistico, di stanza a Monza, si sono già fatti sentire: «La settimana prossima siamo tutti convocati, la data è ancora da definire» aggiunge Elzi. E quel «tutti» sta a significare i vertici e i tecnici della Val d'Astino, e la Soprintendenza stessa.

C'è da capire il destino delle opera ancora mancanti all'appello, ma anche i contorni della restituzione delle tre tornate all'ovile. Con un tempismo quanto meno sospetto, e con una certa qual fretta: basti pensare che lo «Sposalizio di Santa Caterina», tela di Marcantonio Cesareo, è stata quasi strappata dalla cornice, utilizzando probabilmente un coltello. Con ben poca cura. Le ricerche proseguono.

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