Paga gli stipendi, non i contributi
«C'è crisi». E il giudice lo assolve

Ieri il caso di un imprenditore milanese che aveva evaso 180 mila euro di Iva perchè la crisi lo aveva messo in ginocchio. Oggi un giudice di Bergamo ha assolto un imprenditore di Castel Rozzone che non ha pagato i contributi ai dipendenti perchè senza soldi.

Ieri il caso di un imprenditore milanese che aveva evaso 180 mila euro di Iva perchè la crisi lo aveva messo in ginocchio. Oggi un giudice di Bergamo ha assolto un imprenditore di Castel Rozzone che non ha pagato i contributi ai dipendenti perche senza soldi.

Protagonista della vicenda un 60enne della Bassa. L'imprenditore non aveva versato all'Inps i contributi previdenziali dei suoi dipendenti, dal gennaio 2010 al dicembre 2011 per complessivi 129.650 euro.

Quando gli è arrivato il decreto penale (30.000 euro), si è subito opposto. Al magistrato ha detto di essere rimasto senza denaro a causa della crisi economica e di aver comunque pagato gli stipendi. Il 60enne è stato quindi assolto “perché il fatto non costituisce reato”.

La stessa formula con la quale era stato assolito l'imprenditore milanese che aveva evaso 180 mila euro di Iva perchè la sua azienda era sull'orlo del fallimento. I suoi legali avevano sostenuto che non era riuscito a pagare il dovuto "a causa della difficile situazione economica dell'impresa".

Anche la sentenza del giudice di Bergamo si inserisce in una linea giurisprudenziale già tracciata negli ultimi anni, quelli caratterizzati dalla crisi economica e dal tracollo delle piccole imprese.

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