Gorlago, cinghiate a un 16enne
I tre ammettono: ci aveva insultato

«Ci aveva insultati ripetutamente: quando ci siamo trovati di fronte, dalla parole si è passati ai fatti». Hanno ammesso così la loro responsabilità i tre indiani finiti in manette per aver preso a cinghiate un 16enne a Gorlago.

«Ci aveva insultati ripetutamente, anche nei giorni scorsi: quando ci siamo trovati di fronte, dalla parole si è passati ai fatti». Hanno ammesso così la loro responsabilità i tre indiani finiti in manette sabato poco dopo la mezzanotte a Gorlago con l'accusa di lesioni volontarie aggravate per aver ferito, usando anche delle cinghie, un sedicenne di Gorlago.

U. S., 26 anni di Gorlago (accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale), M. S., 22 anni pure di Gorlago, e di B. C., 26 anni di Trescore Balneario, tutti incensurati, sono stati processati lunedì 28 ottobre per direttissima dopo essere stati arrestati dagli agenti della polizia locale Dei Colli di Albano. Gli agenti erano intervenuti a Gorlago durante la rissa: al loro arrivo avevano notato una decina di persone, alcune delle quali con in mano delle cinture. Tra questi ultimi anche il ventiseienne indiano di Gorlago, che insieme ad altri aveva tentato la fuga: inseguito da un agente, una volta raggiunto il giovane aveva aggredito un agente, nel tentativo di divincolarsi e fuggire.

In aula i tre indiani di fatto hanno ammesso, anche se hanno negato l'uso delle cinture nella lite. In particolare il ventiseienne ha negato di averla avuta in mano. Per tutti l'arresto è stato convalidato con la misura cautelare dell'obbligo di firma quattro volte a settimana dai carabinieri, quindi su richiesta della difesa il processo è stato aggiornato al 16 dicembre.

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