L'incidente in via King, i residenti:
area pericolosa, una tragedia annunciata

«È una serata triste, davanti a casa mia una ciclista è stata investita. Quando vi deciderete a regolamentare il traffico con una pista ciclabile?». Inizia così la lettera di un residente della Trucca. Il destinatario? L'assessore Ceci.

«È una serata triste, davanti a casa mia una ciclista è stata investita. Quando vi deciderete a regolamentare il traffico in via Martin Luther King con una pista ciclabile come vi chiedo da due anni?». Inizia così la lettera di un residente della zona della Trucca di Bergamo indirizzata al Comune di Bergamo. L'ha scritta dopo aver letto la notizia on line dell'incidente stradale di lunedì sera 28 novembre, quando amcora la donna investita in bicicletta versava in gravi condizioni: poco dopo sarebbe morta a causa della rottura dell'aorta nella caduta a terra.

«Quando l'attigua via Cavalli verrà regolamentata a Zona 30 come ci ha promesso? Tanti bimbi e tanti utilizzatori del nuovo ospedale vogliono vivere il Villaggio degli Sposi in sicurezza e non si accontentano di un marciapiede asfaltato come mi ha risposto nella sua lettera del 7 ottobre» continua il lettore che scrive queste parole accorate all'assessore alla Viabilità di Bergamo Gianfranco Ceci.

Ma questo non è l'unico lettore a scriverci. «Sono anni che evidenziamo la criticità e la pericolosità dell'uscita dal “parcheggio del parco” verso via M. L. King - scrive un altro residente -, ma davanti alle nostre richieste c'è sempre stato il silenzio assoluto da parte del Comune, come se il problema non esistesse. La via M.L. King è una via fortemente trafficata, ora con l'ospedale aperto lo è ancora di più. Le auto e le moto sfrecciano a velocità sempre elevate e uscire e entrare da quel parcheggio è una roulette russa». E continua: «È assurdo che un'uscita piccola, piccolissima e scomoda possa essere l'unica via di uscita del parco più grande della città. È un'uscita che viene utilizzata, soprattutto d'estate, da un numero elevatissimo di visitatori del parco e negli ultimi mesi anche da chi utilizza il parcheggio per andare all'ospedale. Fin da subito si era evidenziata la criticità, chiedendo alla giunta un'alternativa in entrata e uscita verso il parco. Sono passati 4 anni, le nostre richieste sono diventate o rimaste aria fritta, ma i nostri timori si sono rivelati reali dopo, purtroppo, la tragedia consumata lunedì sera».

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